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Lavoro a rischio, i precari agrigentini a Palermo per protestare

AGRIGENTO. Sono almeno 15 i pullman in partenza, domani, dai vari Municipi dell'Agrigentino, per la mobilitazione in favore dei lavoratori precari. Il primo gennaio è ormai alle porte e, fra Agrigento e provincia, sono circa 2 mila gli impiegati - a tempo determinato - negli enti locali che, se qualcosa non cambierà, saranno costretti a rimanere a casa, disoccupati.

"Roma deve approvare la legge di stabilità, e dunque la proroga fino al 2015, - è tornato a ripetere ieri il segretario provinciale della Funzione pubblica della Cgil, Alfonso Buscemi, - . L'approvazione in Senato non ci preoccupa. E' Palermo, piuttosto, che ci terrorizza. Il Governo della Regione dovrà recepire, con un passaggio in aula, anche il solo rigo di legge che riguarda l'isola e i suoi lavoratori precari. Ma soprattutto dovrà indicare concretamente da dove prenderanno i soldi per la copertura finanziaria per questi lavoratori". La nota dolente, sia per i lavoratori precari che per i sindacati, sono proprio i soldi che la Regione non ha. «Manca la copertura finanziaria e la Regione dovrà indicare da dove intende prendere le risorse necessarie - prosegue Buscemi - . Se non si faranno questi passaggi, queste persone non lavoreranno più e sarà un dramma occupazionale, ma soprattutto economico e sociale».

 

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