AGRIGENTO. Contro i furbetti. E senza più nascondersi dietro l'anonimato. C'è una "terapia di gruppo" in atto contro i falsi invalidi e contro coloro che nient'altro sono che dei beneficiari fasulli delle agevolazioni della legge 104. Gli agrigentini stanno dimostrando d'aver smesso di girarsi dall'altra parte e d'accettare di subire le ingiustizie. È raffica di esposti, infatti, per segnalare tutti i casi "anomali". Esposti che, questa volta, - contrassegnando il cambio di tendenza, e forse anche di cultura di questa provincia - vengono firmati con nome e cognome e che, frequentemente, sono anche cumulativi. Cumulativi perché firmati da più persone, magari da più colleghi.
«Arrivano più esposti firmati - ha detto, ieri, il procuratore capo di Agrigento Renato Di Natale - . E' una tendenza positiva che non posso che confermare. Del resto è stato costituito un comitato apposito con circa 500 persone. E poi è stato capito - ha spiegato Di Natale - che qualche risultato si può raggiungere e che non c'è affatto d'avere paura a denunciare».
La direzione generale dell'Inps, dal canto suo, avendo accertato la "particolarità", o meglio "criticità", del "caso Agrigento" ha predisposto piani di verifiche straordinari sia per chi s'è visto riconoscere l'invalidità civile, sia per chi ha goduto o gode delle agevolazioni della legge 104.
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