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Sciacca, aiuto alle imprese ittiche
Meno burocrazia per gli scarichi

Prorogate di 4 anni le autorizzazioni. Ma le aziende dovranno dotarsi di propri sistemi di depurazione

SCIACCA. Svolta a Sciacca nelle autorizzazioni per il conferimento dei reflui nella pubblica fognatura da parte delle aziende ittico-conserviere che operano nella zona portuale. Hanno ottenuto il via libera, grazie a un iter che ha impegnato sia il Comune che Girgenti Acque, per quattro anni.

In pratica, possono svolgere tranquillamente l’attività fino al 2018. Fino allo scorso anno l’autorizzazione era annuale, rilasciata dal Comune, al termine di un iter particolarmente complesso. Le singole aziende hanno dovuto, però, dotarsi anche di propri sistemi per la depurazione dei reflui prima del conferimento nella pubblica fognatura.

«Non era facile trovare una soluzione – dice l’assessore comunale ai Servizi a rete, Gaetano Cognata – ma noi volevamo dare una risposta e ci siamo riusciti, liberando le aziende da incombenze di carattere burocratico che, annualmente, distraevano non poco i titolari che adesso, invece, possono dedicarsi soltanto alla loro attività produttiva».

Tutto il settore ittico conserviero, che a Sciacca impiega, annualmente, diverse centinaia di lavoratori, stagionali che operano per circa sei mesi all’anno, si trova a fronteggiare il problema riguardante la mancanza del pesce azzurro. Le aziende si rivolgono alle marinerie del Trapanese e del Palermitano. Acquistano il prodotto anche in altre regioni d’Italia. Tredici aziende, che si trovano nelle aree industriali di Bordea e Santa Maria, hanno risolto già da tempo il problema della depurazione e non beneficiavano, ogni anno, dell’autorizzazione allo scarico dei reflui. Adesso tutto ok anche per quelle che si trovano nella zona portuale.
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