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Sciacca, terme più forti della crisi: aumentano presenze e fatturato

Da gennaio oltre 57 mila prestazioni. Ma si aspetta il bando per la gestione

SCIACCA. Migliora l'attività delle terme di Sciacca. Nonostante le difficoltà ad operare della società che gestisce la stazione termale, per la quale ormai da anni la Regione ha nominato un commissario liquidatore, il lavoro è in crescita. E sono proprio i dati resi noti dal commissario, Carlo Turriciano, ad evidenziarlo. Nei primi dieci mesi del 2014 sono state effettuate ben 57.525 prestazioni contro le 55.607 dello stesso periodo dell'anno precedente. Il fatturato è aumentato del 6 per cento, passando da 777.914 euro a 817.873. E si è registrato un incremento nel lavoro anche da parte del Grand Hotel delle Terme, che, potenziando pure la banchettistica, è passato da un fatturato, nei primi dieci mesi del 2013, di 860.990 euro a poco meno di un milione di euro nello stesso periodo di quest'anno.

La punta avanzata dell'offerta è rappresentata dalle grotte vaporose naturali, le stufe di San Calogero, dove si pratica l'antroterapia per pazienti afflitti da patologie relative all'apparato osteoarticolare e da patologie infiammatorie dell'apparato respiratorio. Vengono effettuate anche le cure con i fanghi termali di Sciacca, utilizzati per problemi di reumatismi, ma anche in cosmesi. Le inalazioni con acqua sulfurea sono somministrate a chi soffre di patologie croniche dell'apparato respiratorio, ma anche in presenza di alcune malattie della pelle.

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