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Tari, niente stangate a Canicattì: ma si paga già ad agosto

CANICATTI'. I prossimi saranno giorni molto caldi per i contribuenti canicattinesi e non soltanto dal punto di vista climatico. Se l’ormai vicino Ferragosto promette, come tradizione, spensieratezza e divertimento, l’arrivo dell’acconto della Tari 2014 rende un po’ meno piacevole l’aria di festa tipica di questo periodo. Quest’anno, infatti, l’amministrazione comunale ha scelto di giocare d’anticipo rispetto ai tempi “classici” per la riscossione della tassa sui rifiuti urbani ed ha deciso di suddividere il suo pagamento in quattro rate, con scadenza a partire proprio dal mese di agosto. E così a giorni arriveranno nelle case dei contribuenti canicattinesi gli F24 relativi all’acconto pari al 70% del totale previsto per il 2014. Le prime tre rate in acconto, con scadenza al 31 agosto, 30 settembre e 31 ottobre saranno calcolate sulla base di quanto dovuto applicando le tariffe vigenti nel 2013 quando il tributo si chiamava ancora Tares.
Da qualche giorno sul sito istituzionale del comune è comparso un avviso pubblico, a firma dell’assessore comunale al Bilancio Patrizia Bennici, nel quale vengono indicate in maniera chiara tutte le tappe che porteranno al pagamento del saldo complessivo relativo alla Tari 2014. «L’amministrazione comunale ha deciso di prendere una strada ben precisa quest’anno – ha spiegato l’assessore Bennici – per evitare i ritardi del 2013 le cui conseguenze negative le stiamo ancora pagando oggi. A partire dai prossimi giorni i cittadini si vedranno recapitare la prima rata dell’acconto del 70% che dovrà essere saldato per intero entro fine ottobre. L’ultima rata, invece, dovrà essere pagata entro fine novembre e sarà calcolata sulla base delle disposizioni presenti nel regolamento per l’applicazione della Tari, nel piano economico e nella determinazione delle tariffe 2014 che saranno nel frattempo approvati dal Consiglio comunale. La suddivisione in quattro rate è stata scelta anche per non gravare troppo sulle tasche dei contribuenti come invece sarebbe accaduto in caso di previsione di pagamento in un’unica soluzione».
Le casse comunali, oltre ad incassare prima, potranno incassare maggiormente rispetto al passato, quando la modalità di riscossione era gestista dalla Serit. Nel 2013, infatti, nel primo anno di gestione diretta da parte del comune del servizio di riscossione, si è toccata quota 60%, con la previsione che sfiora anche l’80%, di ruoli incassati.
«Grazie alla gestione diretta – ha concluso l’assessore Bennici – siamo riusciti a raggiungere contribuenti che mai avevano pagato il tributo. Specialmente nelle contrade di campagna siamo riusciti, lo scorso anno, a far arrivare gli avvisi di pagamento attraverso i messi comunali a tutti i residenti che sono stati in questo modo messi nelle condizioni di assolvere al proprio obbligo verso il comune».

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