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Scala dei turchi, sigilli alle ville e dodici indagati

AGRIGENTO. "Il progetto di lottizzazione è del tutto illegittimo": secondo la Procura di Agrigento, il piano che avrebbe dovuto portare alla realizzazione del "Borgo Scala dei Turchi", un complesso per villette con piscina a ridosso della scogliera, sarebbe stato portato avanti "in una situazione di totale illegalità" per molteplici difformità rispetto alle autorizzazioni, violazioni di norme e vincoli ma soprattutto perché, dal lontano 1991, una legge avrebbe vietato - a tutela del sito di "particolare pregio" - di realizzare qualsiasi opera edilizia. Attorno al progetto della Co.Ma.Er, società siracusana che aveva già avviato i cantieri che erano stati fermati dopo una polemica sollevata dalle associazioni ambientaliste, si è abbattuto un polverone giudiziario. Il gip Stefano Zammuto, ieri mattina, accogliendo la richiesta formulata pochi giorni prima dal procuratore Renato Di Natale, dall'aggiunto Ignazio Fonzo e dal pm Antonella Pandolfi, ha disposto il sequestro preventivo dei terreni e delle opere fin qui realizzate. Il provvedimento, che individua anche un custode-amministratore, è stato eseguito dagli uomini del Corpo Forestale regionale. Dodici gli indagati ai quali vengono contestati i reati di lottizzazione abusiva e falso. Si tratta di Gaetano Caristia, 69 anni, presidente della società Co.Ma.Er; Sebastiano Comparato, 80 anni, legale rappresentante e socio maggioritario della stessa società; Giuseppe Farruggia, 61 anni, ex sindaco di Realmonte nonché progettista della lottizzazione Co.Ma.Er; Giuseppe Vella, 55 anni, responsabile del settore Urbanistica ed Edilizia, Sviluppo economico, Ambiente ed Ecologia urbana del Comune di Realmonte; Cristoforo Giuseppe Sorrentino, 51 anni, tecnico dell'Utc di Realmonte, responsabile del procedimento della lottizzazione Co.Ma.Er; Giovanni Francesco Barraco, 54 anni e Daniele Manfredi, 54, entrambi direttori dei lavori della lottizzazione Co.Ma.Er; Giovanni Farruggia, 58 anni, direttore dei lavori per le opere di urbanizzazione relative alla lottizzazione Co.Ma.Er; Antonino Terrana, 57 anni, dirigente della Soprintendenza di Agrigento, Vincenzo Caruso, 59 anni, dirigente del servizio per i Beni paesistici, naturali, naturalistici ed urbanistici della Soprintendenza; Agostino Friscia, 62 anni, dirigente della Soprintendenza; e Calogero Carbone, 62 anni, dirigente del Servizio per i beni paesistici, naturali, naturalistici ed urbanistici della Soprintendenza. Il progetto del cosiddetto "Villaggio dei vip" - nei mesi scorsi partì anche il toto acquirenti delle villette e si fecero i nomi dell'allenatore della Fiorentina Vincenzo Montella e dell'ex ministro Stefania Prestigiacomo - nasce nel 2008. Secondo i pm, che hanno esaminato una consistente consulenza tecnica, la lottizzazione sarebbe del tutto abusiva e sarebbe sorta "grazie alla collusione fra funzionari pubblici e privati lottizzatori". Sullo sfondo la figura, definita dai pm "del tutto anomala" di Giuseppe Farruggia che nel corso degli anni "assomma la figura di progettista e di sindaco".

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