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Ospedale di Sciacca, Ficarra: "Non c'è rischio chiusura"

Il neodirettore generale dell’Asp: «Mancano gli anestesisti? È un problema generale, tutto si risolverà in pochi giorni»

SCIACCA. «C'è grande attenzione per l'ospedale di Sciacca. Circolano voci false che qualcuno mette in giro su paventate chiusure dell'ospedale che smentisco categoricamente. Questo allarmismo è fuori luogo». Salvatore Ficarra, da pochi giorni direttore generale dell'Asp, esclude con fermezza anche ipotesi di ridimensionamento del Giovanni Paolo II che, però, da domani, rischia di perdere le sedute operatorie, se non per le emergenze, a causa della mancanza di anestesisti che non riescono a garantire tutti i turni per le varie attività. E poi, tra le maggiori criticità, c'è quella dell'Emodinamica con servizio che viene garantito soltanto dalle 8 alle 14. In Emodinamica sono rimasti solo due medici. «Abbiamo dato mandato al direttore amministrativo e sanitario di mettere a norma la banca del cordone ombelicale - dice Ficarra - anche su input dell'assessore regionale Borsellino, a cui sta molto a cuore, e di emettere un avviso straordinario per reperire le figure mancanti, che, però, non mancano solo a Sciacca. Mi riferisco, in particolare, agli anestesisti, ai cardiologi e non solo. Purtroppo, sul mercato del lavoro ce ne sono pochi e stiamo attendendo le specializzazioni che sono previste proprio in questi giorni per reperire figure così importanti. E, comunque, ribadisco che sono false le notizie secondo le quali si vuole chiudere o depotenziare Sciacca e chi lo dirà avrà a che fare con gli organi di giustizia». Ficarra, però, non ha indicato tempi precisi per dare soluzione alle principali criticità. «Le criticità sono dappertutto - dice - e anche in altre province, soprattutto nel periodo estivo, quando c'è l''obbligo di fare godere le ferie al personale. Questo, però, non vuol dire chiudere o depotenziare. La situazione si normalizza appena reperiamo le figure. Noi nell'avviso straordinario stiamo dicendo agli specializzandi di presentare subito le domande e quando otterranno la specializzazione cercheremo di assumerli prima degli altri». Ficarra ha ribadito gli stessi concetti durante un incontro con il deputato regionale saccense Matteo Mangiacavallo. Intanto, sta per toccare quota diecimila la raccolta di firme avviata dalla commissione Sanità del Comune che ieri mattina ha operato anche al mercato settimanale di San Michele. «La gente non solo aderisce all'iniziativa - dice il presidente della commissione, Salvatore Monteleone - ma ci ringrazia per quello che stiamo facendo. L'ospedale deve avere una priorità su tutto. Io sono molto scettico e adesso aspettiamo un incontro, che ha programmato il nostro presidente del consiglio comunale, con il nuovo direttore generale. Fino ad oggi sono arrivate delle fugaci promesse. Negli ultimi giorni - conclude Monteleone - si sono verificati disagi e già alcuni pazienti sono stati trasferiti presso altri nosocomi».

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