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Montaperto, la frazione di Agrigento senz’acqua da 25 giorni

AGRIGENTO. Senza acqua corrente da 25 giorni. Arrabbiati, costretti ad acquistare il carico di un'autobotte pur di garantire la dignitosa sopravvivenza della propria famiglia o a trasferirsi altrove.
Pronti, però, a scendere in piazza per organizzare una grande manifestazione di protesta contro Girgenti Acque. Ecco cosa hanno in comune tutti o quasi gli abitanti del quartiere periferico di Montaperto. Meno drammatica, invece, la situazione della vicina Giardina Gallotti.
«Oggi (ieri ndr.) - annunciava su Facebook il consigliere comunale Carmelo Settembrino - l'ennesima rottura nella condotta di adduzione, l'acqua manca in certe zone da oltre 25 giorni. E' una vergogna. Io sono pronto alla battaglia. Criticare è facile. Scendere in piazza è dovere di tutti».
I disagi maggiori fra le vie Empedocle, San Lorenzo, San Salvatore e lungo la strada per Raffadali. La colpa? Soltanto la vetustà della rete idrica della zona Busine. E mentre la protesta dei residenti di Montaperto soprattutto e di Giardina Gallotti insorgeva, ieri, la Girgenti Acque ha fatto sapere: «C'è stato un altro guasto. L'ennesimo. Gli operai stanno finendo con la nuova riparazione della condotta e poi torneremo a mettere in pressione l'acqua. Speriamo non si verifichino ulteriori perdite. Gli operai - hanno spiegato dalla Girgenti Acque - hanno lavorato notte e giorno, ma ogni qualvolta riparavano un tratto della condotta, dopo che veniva data l'acqua, spuntavano altre falle, altre perdite. Per mitigare i disagi per gli abitanti - hanno continuato dalla Girgenti Acque - ci sono delle autobotti che fanno la spola da Agrigento a Giardina Gallotti e a Montaperto e i cittadini che hanno bisogno possono riempire i propri bidoni d'acqua».
«È da un mese circa che si va avanti coi guasti - ha detto ieri uno dei fedeli che si trovavano nella parrocchia di San Lorenzo Martire in via Gorizia - . Credo che la verità sia una soltanto: siamo circondati da gente incapace».
«In paese manca l'acqua da un mese - gli faceva eco una abitante della periferia. La gente tribola ed è una cosa incredibile. Però le bollette arrivano. Troppi incompetenti: aprono l'acqua in diversi punti e l'acqua o non arriva oppure arriva lentamente. E' una vergogna».
«Noi l'acqua abbiamo dovuto comprarla un paio di volte - diceva la casalinga Maria Concetta di Montaperto» -. «Noi, io e la mia famiglia, siamo stati costretti a trasferirci a casa di mia madre - spiegava, invece, Francesca Siracusa - . Ho un bambino piccolo. Non si può vivere senza acqua. Mio marito ha fatto un sacco di telefonate di sollecito».
Tutti o quasi i residenti di Montaperto, anche se hanno voluto mantenere l'anonimato, si sono però detti pronti a scendere in piazza per protestare e chiedere maggiore attenzione. Nelle scorse settimane, il consigliere comunale Carmelo Settembrino aveva anche fatto una denuncia ai carabinieri.

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