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Favara, «Ecco come riapriremo la piscina»

FAVARA. Chiuso da quasi due anni, l’impianto natatorio di contrada Pioppo, di proprietà del Comune, potrebbe riaprire già da questa estate. Ad essere messa in funzione sarebbe la piscina dalle dimensioni minori, solitamente utilizzata dai bambini e dai soggetti disabili, mentre per quella semiolimpionica ci vorrà ancora del tempo. Tutta la struttura sportiva era stata chiusa alla fine della stagione 2012 non potendosi più sostenere i costi di gestione, soprattutto per l’ acquisto del gasolio necessario per alimentare le caldaie che riscaldano l’ acqua delle vasche e delle docce. «Adesso ci sono buone novità – dice il sindaco Rosario Manganella – essendosi completati dei lavori che hanno permesso l’installazione di un fotosolare sul tetto del palazzetto dello sport in grado di produrre quasi 13 mila litri di acqua calda». L’unica remora è che il palasport, visto il periodo, attualmente non è utilizzato dalle società sportive ragion per cui l’acqua calda prodotta non andrebbe a beneficio di nessuno. L’idea, allora, è quella di deviarla alla vicina piscina in modo che già da subito possa essere riaperta senza costi per l’acquisto del carburante. «L’installazione del solare termico – aggiunge il capo dell’Utc, l’ingegnere Alberto Avenia - rientra nel programma di risparmio energetico per il quale il Comune ha ricevuto un finanziamento di 200 mila euro dal Ministro per l’Ambiente». A realizzare l’opera è stata la ditta locale “Alaimo Costruzioni srl” che ha al suo attivo una lunga e comprovata esperienza nel settore delle energie rinnovabili. La procedura pubblica di gara era stata esperita nell’aprile dell’anno scorso e, in quella circostanza, era pervenuta una sola offerta, quella della ditta che poi rimase aggiudicataria. Successivamente il Comune nominò una commissione che, dopo una serie di valutazioni, trasmise all’Utc la relazione finale che è stata favorevole alla ditta “Alaimo Costruzioni” che svolge attività di E.S.Co. Quest’ultima, oltre alla gestione dei servizi energetici, dovrà implementare i progetti energetico-ambientali anche tramite la partecipazione al progetto denominato “patto dei sindaci”. L’obiettivo è quello di sfruttare gli immobili comunali (tra cui le scuole) dove impiantare i pannelli del solare termico per creare energia a costo zero. E proprio i costi che gravano sull’acquisto del gasolio per riscaldare l’acqua della piscina comunale sono stati la causa della chiusura dell’impianto natatorio di contrada Pioppo. Grazie alle nuove soluzioni termiche, l’ abbattimento delle spese sarebbe notevole a tutto vantaggio dell’utente che potrebbe pagare un ticket di ingresso più leggero.

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