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Agrigento, minacce all’ex direttore dell’Agenzia Entrate

AGRIGENTO. Grave intimidazione a Giuseppe La Rocca, già direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate. Qualche giorno fa negli uffici di Agrigento è arrivata una lettera che conteneva minacce di morte nei confronti di La Rocca. Ad aprirla è stato uno dei dipendenti dell’ufficio. Quando ha strappato il lembo della busta si è trovato tra le mani alcuni fogli che contenevano le minacce. La missiva, secondo la prima ricostruzione degli inquirenti, era scritta a mano. Era indirizzata al direttore dell’Agenzia delle Entrate Giuseppe La Rocca, ed oltre alle minacce di morte conteneva anche una croce. Una volta scoperto il contenuto della busta l’impiegato ha avvertito il suo superiore e quest’ultimo ha dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno sequestrato la lettera e la busta che la conteneva, ed hanno avviato le indagini per scoprire gli autori della missiva.
Gli investigatori, ovviamente, hanno sentito il destinatario della missiva, il quale avrebbe riferito di non essere in grado di avanzare sospetti su alcuno.
Giuseppe La Rocca, che è di Campobello di Licata, tra l’altro ormai da quattro anni non dirige più l’Agenzia delle Entrate di Agrigento. Ha guidato l’ufficio fino al 2010, poi è stato chiamato a dirigere l’Agenzia delle Entrate di Caltanissetta. Da circa un anno e mezzo, infine, Giuseppe La Rocca è il direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Enna.
Gli inquirenti, perciò, sono rimasti sorpresi dal fatto che la lettera minatoria sia stata indirizzata agli uffici di Agrigento. Nella missiva, inoltre, si faceva riferimento al fatto che La Rocca fosse ancora alla guida dell’Agenzia delle Entrate provinciale che ha sede nella città dei templi. L’indagine, anche sulla scorta di queste considerazioni, si presenta alquanto complessa. Gli investigatori non escludono la possibilità che gli autori della lettera minatoria non fossero a conoscenza del fatto che Giuseppe La Rocca non è più, ormai da quattro anni, il direttore dell’ufficio agrigentino. Nessuna altra ipotesi, ovviamente, viene esclusa, nel tentativo di dare un volto agli autori di una così grave intimidazione, posta in essere nei confronti di un funzionario pubblico.
E’ scontato che i carabinieri provvederanno a far eseguire una perizia calligrafica, visto che le minacce a Giuseppe La Rocca sono state vergate a mano, nel tentativo di avere un elemento in più per scoprire gli autori dell’intimidazione al funzionario di Campobello di Licata. Saranno effettuati, inoltre, tutta una serie di altri rilievi che si possono rivelare utili ai fini della complessa attività investigativa già posta in essere dai militari dell’Arma. 

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