AGRIGENTO. Cresce, anche in provincia di Agrigento, il numero delle persone che affidano i propri risparmi o i propri stipendi alle macchinette mangiasoldi, molte volte truccate o manomesse, nella speranza di cambiare la propria vita. Ma l’unica cosa che cambia è il «rosso» nei loro libretti di risparmio. Per cercare di arginare le truffe messe in essere nei confronti dei giocatori, la Guardia di Finanza di Agrigento, al comando del colonnello Massimo Sobrà, ha prediposto un nuovo servizio di controllo sulle sale da gioco, i centri scommesse e le attività commerciali collegate e i risultati non si sono fatti attendere. I circa 50 militari impiegati hanno controllato 14 esercizi, rilevando 12 violazioni ed effettuando 5 sequestri. «Un piano straordinario - spiega Sobrà - che rientra nelle ispezioni che normalmente vengono eseguite dal comando provinciale e che nei primi quattro mesi di quest'anno, in 35 interventi ha portato all'arresto o alla denuncia di 26 soggetti all'autorità giudiziaria, alla contestazione di circa trenta violazioni amministrative e penali, al sequestro di oltre una ventina di strumenti informatici, fra computer ed altro materiale ed al recupero di tributi evasi per circa 4 milioni di euro». «Il settore dei giochi e delle scommesse - aggiunge il colonnello Sobrà -riveste diversi profili di interesse per il corpo, innanzitutto per la necessità di tutelare i singoli cittadini/consumatori, potenziali vittime di usura ed estorsione e gli imprenditori onesti che vi operano oltre alla salvaguardia degli interessi finanziari dello Stato, che rischia di vedersi sottratte consistenti quote di gettito da coloro che non rispettano le norme».
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