Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Torre Macauda a Sciacca, proposta per la gestione

SCIACCA. Una cordata di imprenditori siciliani si è fatta avanti per l'affitto di Torre Macauda. E' pronta a gestire per 5 anni l'albergo ed i 115 appartamenti annessi e attende che il giudice delle Esecuzioni del Tribunale, Maria Cristina Sala, si pronunci sull'offerta avanzata. A quanto pare gli imprenditori siciliani, del palermitano, sarebbero pronti a effettuare, in tempi brevi, i lavori di messa a norma, che hanno un costo i circa 400 mila euro, e gli ulteriori interventi necessari per una spesa complessiva di circa un milione e mezzo di euro. Ci sarebbe la loro disponibilità a definire tutto al più presto per garantire l'apertura dell'albergo, chiuso dal 2012, già durante la prossima stagione estiva. Con il fiato sospeso 40 lavoratori da anni impegnati a Torre Macauda. Intanto, il 30 maggio e il 27 giugno nell'aula al secondo piano del palazzo di giustizia si effettuerà la vendita dei residence. Il valore complessivo dei beni è di 10 milioni di euro. Avanza, dunque, l'attività del custode giudiziario, Calogero Cracò, finalizzata a vendere i beni che fanno parte del complesso alberghiero. I debiti da pagare ammontano a circa 40 milioni di euro, ma questa somma è notevolmente superiore rispetto al valore di quanto potrà essere venduto. Il prezzo di monolocali, bilocali e trilocali è già stato stabilito. Varia da 40 mila a 120 mila euro a seconda della grandezza delle singole strutture. Il 30 maggio e il 27 giugno si procederà alla vendita nell'ambito della procedura esecutiva in fase di svolgimento al Tribunale di Sciacca. Il valore complessivo di questa parte dei beni è di circa 10 milioni di euro. Sono 179 i lotti in vendita. Dalla vendita è escluso l'albergo. Si attende, infatti, la stima della struttura da parte di un tecnico per procedere alla vendita. Una precedente stima indicava un valore di 15 milioni di euro. Proteste, manifestazioni e altre iniziative si sono svolte negli ultimi mesi per sollecitare la riapertura dell'albergo. Adesso c'è questa nuova offerta e altre ne potrebbero arrivare. La chiusura di Torre Macauda fa perdere ogni anno alla città anche un gran numero di presenze turistiche. Le vicende del complesso alberghiero vengono seguite con particolare interesse dal sindacato soprattutto per i risvolti occupazionali. Franco Zammuto, segretario della Cgil, ormai da tempo lancia appelli anche alla classe politica. "Una struttura alberghiera come questa - dice il sindacalista - deve tornare a diventare uno strumento per la crescita dell'economia locale e non un peso con danni anche sul fronte occupazionale". L'ultima società a gestire l'hotel, nel 2012, è stata la "Salento Way" che ha pagato, per due mesi, 200 mila euro.

Caricamento commenti

Commenta la notizia