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Agrigento, crollo al Viale: i proprietari non faranno i lavori

AGRIGENTO. Palazzo dei Giganti, ore 14. Via fax, al numero della Protezione civile regionale, parte la comunicazione ufficiale del Comune: i privati proprietari del costone franato del viale Della Vittoria non ottempereranno alla diffida di messa in sicurezza. Com'era prevedibile, la Protezione civile regionale può procedere. Incassata l'autorizzazione formale, la macchina per affidare i lavori si è subito messa in moto. Entro sabato, tardi lunedì, il cantiere verrà aperto. La Protezione civile regionale, per l'iter burocratico - compreso l'acquisizione della certificazione antimafia della ditta che dovrà svolgere gli interventi - aveva già preventivato 24, 48 massimo. E le 48 ore "scadono" alle ore 14 di venerdì.
"Alla luce di questa comunicazione che abbiamo fatto oggi (ieri ndr.) - ha spiegato il sindaco Marco Zambuto - la Protezione civile individuerà l'impresa che si dovrà occupare in parallelo del puntellamento dell'immobile sventrato e dei rilievi sul pendio. Era e rimane prioritario - entra nel dettaglio il capo dell'amministrazione di Agrigento - mettere in sicurezza quella porzione di parete che è rimasta attaccata al pendio e che rischia, specie se dovesse piovere, di finire sul retro della farmacia Minacori. Quindi, i primissimi interventi e nel frattempo si faranno i rilievi". Con il milione 150 mila euro deliberato dalla giunta regionale si potranno fare soltanto le cosiddette opere provvisionali. "Gli altri fondi che serviranno per fare le opere definitive e consentire il rientro di tutti gli sfollati nelle proprie abitazioni - aggiunge Zambuto - non potremo che chiederli alla Regione. Il Comune del resto non ha i fondi necessari a fronteggiare una simile calamità naturale". Ancora una volta, dunque, per "perorare" la "causa Agrigento" dovrà scendere in campo - così come ha fatto la scorsa settimana - l'assessore regionale al Territorio ed Ambiente Mariella Lo Bello. «Che vi fosse un problema idrogeologico nella zona a monte dei palazzi Crea del viale della Vittoria lo sapevamo tutti - ha detto il geologo Antonio Calamita, vice presidente del Wwf di Agrigento - .
Quanto è accaduto ha però un carattere eccezionale: la frattura presuntivamente era localizzata subito a monte del muro a gravità impostato proprio sul ciglio della parete calcarenitica. All'interno della frattura, le acque piovane, nel tempo, hanno avuto la possibilità di esplicare la loro azione dissolvente con il risultato finale di destabilizzare la parete calcarenitica».

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