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Racalmuto, passo indietro per i precari La norma che li «salvava» è stata abrogata

Va verificato comunque se sia meglio percorrere la soluzione della Cgil, ammesso che vi siano possibilità di recuperare quella norma, o trovare una qualsiasi altra via di fuga

RACALMUTO. Precari. A 20 giorni dalla scadenza del contratto e dopo un’illusione durata una manciata di ore, la faccenda si fa ingarbugliata. Si scontra con leggi e leggine prima approvate e poi abrogate dalla Regione. La “strada” di utilizzare quella norma regionale per i Comuni dove è comprovato il rischio del dissesto finanziario – riducendo, ai contrattisti, le ore lavorative da 24 a 18 e usando il solo contributo della Regione – non è percorribile. Le speranze dei 10 lavoratori con contratto di diritto privato che scade il 31 marzo – rinate dopo l’incontro fra il sindacalista della Cgil Alfonso Buscemi e il presidente della commissione prefettizia Enrico Galeani – si sono spente all’improvviso, lasciando, di nuovo, spazio all’incertezza. Un macigno.


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