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Raccolta differenziata del «secco», a Campobello apre i battenti Ecoface

CAMPOBELLO DI LICATA. Lunedì 10 aprile inizia la produzione Ecoface, l’azienda appena fondata a Campobello di Licata, che si occuperà di raccolta differenziata. Nel capannone allestito nell’area industriale Campobello – Ravanusa, Ecoface raccoglierà il “secco”, costituito da plastica, carta, cartone e vetro. L’intervento, in una fase iniziale, sarà realizzato con la raccolta del materiale presso i privati: supermercati, bar, locali pubblici e negozi di Licata, Canicattì, Campobell e Ravanusa potranno chiedere il ritiro del ”secco” a domicilio, gratuitamente, ed avranno la possibilità di ottenere uno sconto della Tares del 30 - 40 per cento. Successivamente Ecoface, che è un’azienda giovane, ma con le idee sul futuro già molto chiare, conta di siglare delle convenzioni con i Comuni della zona. Comuni che, per legge, devono aumentare la percentuale di raccolta differenziata, per il momento bassissima. “Si aprono le porte – si legge in un comunicato dell’azienda guidata da Gero La Rocca – nello stabilimento della Ecoface. L’impianto sarà in grado di trattare fino a 14.000 tonnellate di rifiuto secco all’anno, valorizzando i vari materiali in modo da consentirne un pieno riciclo. Il complesso è caratterizzato – scrivono i titolari della società, i quali hanno nuovamente ringraziato Confindustria Agrigento per il sostegno ricevuto nei vari passaggi utili per far decollare l’impresa - da una linea di selezione, capace di separare ciascun materiale in base al peso e alla massa, da una pressa e da una pesa a ponte per autoarticolati”. E, inoltre, intenzione della Ecoface formare le nuove generazioni verso la raccolta differenziata dei rifiuti. “All’interno dell’edificio si distingue un’area speciale delimitata da ampie vetrate, che ospita gli uffici e la zona destinata a eventi e formazione. Infatti uno degli aspetti sui quali la Ecoface – aggiungono i titolari - sta cercando di investire maggiormente è proprio quello che vede affiancarsi, accanto all’attività operativa, anche quello comunicativo. Tra le nostre parole chiave vogliamo dare risalto alla condivisione e alla formazione, specie attraverso il nostro sito www.ecoface.it e la pagina di facebook, perché non è possibile pensare ad una piena affermazione della raccolta differenziata (come ci chiede la Comunità europea) se non si prende coscienza anche della grande portata culturale contenuta in questa sfida”. All’inizio saranno impegnate nella produzione da tre a cinque persone, ma successivamente, quando l’attività sarà a pieno regime e se la raccolta differenziata sarà effettuata anche per conto dei Comuni, potrebbero essere impiegati fino a venti operatori. “Alla Ecoface, fin dalla prima ora, si è cercato di tenere vivo l’impegno – si legge ancora nel comunicato stampa - di costruire buone soluzioni per un dialogo con le persone. Perché come dimostrano tante altre esperienze di successo è importante che ciascun cittadino avverta la responsabilità di scegliere la raccolta differenziata e contribuire ad un salto di qualità del luogo in cui vive. Siamo sicuri che nei prossimi anni l’argomento differenziata costituirà un asset strategico per ciascuna amministrazione comunale”.

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