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Favara, palazzo pericolante ma pubblicizzato: nuova polemica sul centro storico

FAVARA. Il centro storico diventa oggetto di una sottile polemica tra un'emittente televisiva locale e il sindaco Manganella. Ad alimentare la contesa l'inserzione sul sito internet del Comune dei luoghi da visitare, una sorta di pubblicità per attrarre a Favara i turisti. Solo che in via Arco Cafisi, da dove si accede a due nobiliari palazzi appartenuti all'aristocrazia dell'800 e sponsorizzati dal Comune, da alcuni giorni è interdetto il transito, anche pedonale, perché, essendo cadute delle grosse pietre da un cornicione, si è dovuto ricorrere a transennare i luoghi per ragioni di incolumità pubblica. E la pubblicità?
"Intanto è interesse di tutti i sindaci - dice il primo cittadino - promuovere ciò che può avere valenza turistica. Nel particolare, non si possono addossare responsabilità all'amministrazione comunale perché su come sono tenuti gli edifici privati, anche se hanno notevole pregio architettonico oltre che storico, la responsabilità ricade per intero sui proprietari. Sul palazzo Cafisi, da cui si sono staccati i massi, sono già partite le diffide e confidiamo che i proprietari intervengano al più presto per mettere in sicurezza lo stabile". La controversa realtà del centro storico, oggi ostaggio di transenne, barriere e divieti di accesso, venne allo scoperto il giorno della tragedia di via del Carmine (ormai sono 4 anni) con il crollo di un'abitazione che provocò la morte delle sorelline Bellavia. Da allora il cuore antico della città è come se si fosse fermato di battere.
"Ma noi non ci siamo fermati - aggiunge il sindaco Manganella - e continuiamo a inseguire un contributo di 3 milioni di euro, inserito nella finanziaria regionale a valere per l'anno 2012, che a un certo momento è sparito. Dopo una serie di missioni a Palermo abbiamo avuto solo recentemente assicurazioni dal funzionario Giovanni Arnone dell'assessorato alle Infrastrutture che le somme potranno essere recuperate". Addirittura, parte di esse si potrebbero utilizzare per finanziare il secondo lotto della caserma dei carabinieri. Insomma, per gli amministratori il centro storico può ritornare a pulsare solo se arriveranno da Palermo le somme necessarie per far fronte a tutte le necessità che in primo luogo devono badare alla messa in sicurezza dei luoghi.
"Puntiamo ad un altro progetto - conclude il sindaco - quello che ci vede in pole position in ordine al bando per l'accesso ai contributi per i programmi integrati per il recupero e la riqualificazione delle città". E, in effetti, Favara è uno dei 13 comuni della Sicilia che si è posto in posizione utile. Con 82,29 punti, si è collocato addirittura al secondo posto alle spalle del Comune di Noto. Il programma è rivolto specificatamente alla riqualificazione dei centri storici tramite l'individuazione e la realizzazione di alloggi a canone sostenibile (edilizia residenziale sociale) e di opere di urbanizzazione annesse e connesse all'ambito urbano di intervento. La proposta presentata dall'amministrazione Manganella prevede una spesa complessiva di 4 milioni e 274 mila euro.

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