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Agrigento, la maxi Inchiesta sull’Asi: fra le spese irregolari anche telefonini e fiori

AGRIGENTO. L’acquisto di due telefonini Nokia: uno, nel 2008, dal valore di 699 euro e l’altro, nel 2009, di 648 euro; una pianta, composizione di fiori misti per la festa della donna per una spesa di 275 euro; ma anche pandori e spumante per 192,91 euro; e l’acquisto di un gadget – per l’importo di 2.400 euro - per la manifestazione “Vespa fest 2009”. Sono queste alcune delle spese che, secondo la Procura di Agrigento, non rientrerebbero “nel perseguimento degli obiettivi dell’Asi”. Spese finite nell’inchiesta del procuratore capo Renato Di Natale, dell’aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Giacomo Forte, per la quale, nei giorni scorsi, sono stati già notificati undici avvisi di conclusione delle indagini. Nel fascicolo di indagine oltre alle spese “pazze” vengono contestati ai vertici Asi anche promozione illegittime, incarichi legali agli stessi avvocati “senza specificare il criterio”, forniture appaltate in maniera diretta e missioni “gonfiate”.
Per quanto riguarda le presunte spese “pazze”, le presunte irregolarità sono state contestate dalla Procura ad Antonino Casesa, in qualità di dirigente generale e a Rosario Gibilaro, in qualità di dirigente contabile. Secondo l’accusa “disponendo l’acquisto di beni che non rientrano nel perseguimento degli obiettivi dell’Asi e nelle forme dell’affidamento diretto senza il rispetto dei criteri fissati dal regolamento approvato con delibera 6 del 30 novembre del 2002 da parte del Consiglio generale in quanto effettuato senza effettuazione di interpello alle ditte fornitrici dei medesimi beni, ed autorizzando il pagamento delle relative fatture e ciò in violazione del regolamento di contabilità”. La Procura ha considerato “sospette” anche la spesa di 232 euro per l’acquisto di fazzoletti ed amuchina fatto in una farmacia di Aragona; il noleggio di un impianto audio, video proiettore e coffe break per 130 persone per 1.800 euro; nonché l’acquisto di pannellini in ceramica con decorazione centrale in oro zecchino raffiguranti il logo del consorzio in astucci vellutati di colore blu per l’importo, rispettivamente, di 2.000,40 e di 3.760,00 euro; e poi, l’acquisto di cappellini, t-shirt e targhe per 600 euro; l’acquisto di coppe, maglie, bandane con stampa loghi Asi e parrocchia San Giovanni Battista di Agrigento per 1.200 euro; ed ancora il noleggio e montaggio di spazi espositivi in occasione di una manifestazione in una scuola superiore della città dei Templi per 1.440 euro; l’acquisto di 2 mila libretti “Giovani in festa” per l’importo di 4.620 euro, a titolo di contributo. Con l’avviso di chiusura delle indagini, i legali degli indagati (fra gli altri, gli avvocati Neri, Pennica, Gaziano, Mormino, Galluzzo e Cusumano) possono produrre memorie o chiedere un nuovo interrogatorio. Subito dopo la Procura di Agrigento potrebbe chiedere il rinvio a giudizio.

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