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Sepolture dei cittadini emigrati A Favara arriva il sì dal Consiglio

Una norma impediva la tumulazione dei favaresi non in possesso di cappelle gentilizie private

FAVARA. Dopo le aspre polemiche dei giorni scorsi, con scambi di accuse al vetriolo tra il sindaco e i consiglieri dell'opposizione tanto da intaccare la sfera personale degli stessi, giovedì sera, come d'incanto, nell'aula consiliare "Falcone e Borsellino" è tornato il sereno. Tutti d'accordo, maggioranza e minoranza, nell'approvare la modifica dell'articolo 75 del regolamento comunale di polizia mortuaria dando così la possibilità ai favaresi che hanno trasferito altrove la residenza di potere ritornare, da morti, al cimitero di Piana Traversa. Possibilità fino ad ora preclusa non solo dal regolamento locale ma anche dal regolamento di polizia mortuaria nazionale contenuto nel Dpr 285 del 1990. Il nuovo articolo 75, alla lettera d) recita che possono essere ricevuti e seppelliti nel cimitero di Favara "i cadaveri delle persone che siano morte fuori dal comune e residenti fuori di esso, purché nate nel comune e che vi abbiano avuto la residenza". Nessuno, però, ha fatto caso che c'è una congiunzione di troppo nel senso che si devono verificare due condizioni: essere nati a Favara e avervi avuto la residenza. Purtroppo, è dal 1989 che non nasce più nessuno a Favara in quanto le donne che si accingono a partorire preferiscono raggiungere il vicino ospedale di Agrigento che offre maggiori garanzie di igienicità e sicurezza. Avere avuto la residenza a Favara e non esservi nato non soddisfa, pertanto, le condizioni imposte dalla lettera d) del nuovo articolo ragion per cui occorrerebbe un nuovo passaggio consiliare per meglio definire la questione altrimenti l'accesso al cimitero verrebbe consentito solo alle vecchie generazioni quando ancora non era invalso l'uso di ricorrere alle strutture sanitarie per il parto. I consiglieri, sempre nella seduta dell'altro ieri sera, hanno dibattuto altri argomenti sempre afferenti alla modifica dell'art. 75. Con 25 voti favorevoli e 5 astenuti si è approvato un emendamento che ha riportato l'assegnazione dei loculi partendo dal primo disponibile posto sul lato sinistro della prima fila della sezione cimiteriale e proseguendo in senso orizzontale fino all'esaurimento. Sull'esito delle votazioni ha espresso soddisfazione il consigliere di Rifondazione Comunista Antonio Palumbo ribadendo che da un sereno e costruttivo confronto si possono raggiungere obiettivi perseguiti da tutti. Anche il consigliere Michele Lombardo, che aveva letto gli emendamenti proposti dalla maggioranza, ha ribadito che il sentire comune era quello di venire incontro alle esigenze della comunità favarese e soprattutto di quelle famiglie che avevano perduto un proprio caro senza poter dargli sepoltura a Favara. Tra gli interventi, anche quello di Gaetano Caramazza e del sindaco Rosario Manganella che ha definito storico il provvedimento adottato visto che va ad incidere su un regolamento che risale alla fine dell'ottocento e che ha attraversato i due successivi secoli. Ha ringraziato l'opposizione che in tale circostanza ha dimostrato di essere forza di governo. "Sulla modifica della norma del regolamento - ha detto Manganella - c'è stata l'unanimità a conferma che tutti remiamo dalla parte giusta quella che guarda agli interessi dei cittadini". Su proposta del consigliere Salemi i lavori sono stati aggiornati al 17 febbraio. In quella occasione si dovranno affrontare le misure correttive richieste dalla sezione di controllo della Corte dei Conti. Un intervento necessario per rimettere ordine nelle finanze del Comune. Tant'è che l'amministrazione comunale intende eliminare uno dei due buoni pasto erogati ai dipendenti avendo chiesto anche ai consiglieri di decurtare parte delle proprie indennità di carica. U.R.

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