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Tarda ad arrivare il nuovo ponte Verdura sulla Agrigento-Sciacca: ad un anno dal crollo ancora iter «lumaca»

AGRIGENTO. Non arriva ancora, ad un anno esatto di distanza dal rivinoso crolle dello ”storico” ponte sul fiume Verdura, l’atteso via libera da parte dell’assessorato regionale ai lavori pubblici che dovrà esprimere il proprio parere, per la realizzazione del nuovo, imponente ponte, che si prevede sorgerà ad un centinaio di metri di distanza dal sito precedente. L’Anas, in base a quanto sostenuto ieri dal sindaco Carmelo Pace, che segue da vicino il complesso iter burocratico per la realizzazione dell’intervento lungo la Strada statale 115 Agrigento-Sciacca, per potere andare avanti con il bando dei lavori da realizzare attende il placet regionale. Già l’iter burocratico, che per alcuni mesi è andato a vuoto per via di un errore di comunicazione fatto dall’Anas rispetto alla richiesta di parere al comune di Ribera in merito all’ubicazione del nuovo ponte, è a buon punto. Si attende solo che la regione siciliana, alla quale l’Amministrazione comunale riberese ha inviato il proprio parere favorevole (sia pure con la condizione che si firmi una convenzione tra Comune ed Anas perchè quest’ultima ristori il comune dei danni subiti a seguito del crollo del ponte Verdura) dia il proprio assenso e poi si potrà procedere all’esecuzione dell’attesa opera, grazie alla quale si dovrebbero definitivamente eliminare gli inconvenienti ”pesanti” che si sono registrati dopo il crollo del febbraio dello scorso anno a Verdura e che ha costretto i conducenti di automezzi a sottoporsi ad un calvario di circa 60 chilometri per potere raggiungere lo svincolo di Caltabellotta. ”Auspcichiamo che la regione si sbrighi a dare il parere - dice il sindaco Carmelo Pace - dal momento che si tratta di un’opera di fondamentale importanza”. Attualmente per il transito veicolare viene utilizzato il vecchio ponte, che è stato rimesso in sesto utilizzando dei tubi Damco: si tratta, comunque, di un intervento considerato ”tampone”. In base a quanto riferito dal primo cittadino ieri, infatti, il Genio civile di Agrigento ha concesso un termine per l’utilizzazione dello ”storico” ponte Verdura. Il termine scadrà a fine febbraio e dovrà essere effettuato un nuovo sopralluogo per decidere se potrà essere accorsdata una proroga. E’ auspicabile che questa possa essere accordata perchè in caso contrario sarà davvero complicato, come già avvvenuto per alcuni mesi lo scorso anno, circolare lungo la SS 115. Intanto l’Anas nei giorni scorsi ha provveduto a sistemare parte della S.S. che da Ribera porta fino all’incrocio per Verdura, dopo il cedimento franoso del terreno. Nessuna notizia arriva, invece, in merito alla possibilità di assicurare una ristrutturazione della strada che da Scirinda porta, superando il ponte di Tracaleggi, fino in contrada Martusa in territorio di Caltabellotta. Si tratta di una strada che, in caso di emergenza, potrebbe consentire il deflusso dei veicoli che non dovessero poter passare dal vecchio ponte di Verdura.

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