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Tarsu, recapitate bollette con cifre elevate Proteste a Racalmuto: chiesta rateizzazione

RACALMUTO. Arrivano le bollette di conguaglio - la cosiddetta "terza rata" - della Tarsu ed esplode la protesta. Le cifre, in tutti i casi, sono da capogiro e i cittadini, già alle prese con crisi finanziaria, disoccupazione e vessati dal pagamento dei tributi in generale, hanno cominciato il via vai dagli uffici comunali di largo Monte per capire, se almeno, questa bolletta è rateizzabile o meno. Il rischio, paventato a gran voce dalla stragrande maggioranza, è che nessuno riesca a pagarle. In attesa che il responsabile dell'ufficio Tributi, Vittorio Lauricella, ottenga direttive in merito alla possibilità di rateizzazione o meno, dalla commissione straordinaria che governa il paese, resta un fatto che i racalmutesi non riescono proprio a digerire: dovranno pagare 7,17 euro a metro quadrato. Praticamente come se abitassero a Napoli dove la Tares è fra le più alte d'Italia. Ma a Racalmuto, non si parla neanche di Tares che sarebbe stata già ben più elevata, ma ancora di Tarsu. L'aumento dello 0,30 centesimi di euro a metro quadrato sulle tariffe Tarsu per l'anno 2013 era stato deliberato nei mesi scorsi dalla commissione straordinaria. Dapprincipio i costi ammontavano ad 1.631.262 euro. Ma a novembre, l'ufficio Ecologia ed Ambiente rilevò un incremento dei costi per il servizio fino ad 1.956.034 euro. Per coprire i costi mancavano, pertanto, oltre 320 mila euro. Inevitabile, a questo punto, la "rimodulazione delle tariffe Tarsu". A spiegare cosa ha innescato l'aumento, uno dei commissari straordinari: Emilio Saverio Buda. «Ci rendiamo conto che l'importo è elevato, ma bisogna fare un passo indietro e capire perché si è arrivati a questa cifra. Ci sono dei dipendenti comunali - ha detto quando è stata convocata la conferenza stampa sul Prg - che svolgono attività a supporto del servizio di spazzatura, improvvide decisioni del passato: assunzioni di personale poi transitato all'Ato e questi costi vengono imputati al Comune. Col venir meno degli Ato - aggiungeva il prefetto Buda - queste persone, tenuto conto di accordi coi sindacati, verranno riaffidate al Comune e pertanto l'ente, anche per quest'anno, dovrà gestire decine di persone in più. Costi fissi che vanno scaricati sui cittadini». Magra consolazione per chi ha fatto la differenziata: s'è visto diminuire, proporzionalmente a quanto conferito, la bolletta con una somma a credito. Ma Racalmuto con Castrofilippo e Grotte hanno costituito l'Aro. La gestione associata del servizio, in futuro, potrebbe consentire una minore imposizione.

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