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Centro storico, crollo nella notte ad Agrigento Cedono i solai di una casa: nessun ferito

AGRIGENTO. I solai - fatti all'antica, ossia con le canne - sono implosi. Crollando hanno trascinato con se tutti gli interni: muri divisori e pavimenti di una palazzina - disabitata ed abbandonata - di tre piani in via De Castro, nei pressi di vicolo San Martino, a pochi passi da via Duomo. Si sono salvate dalla furia devastatrice dell'usura del tempo e dell'abbandono - al momento - soltanto i muri portanti esterni. I due palazzi attigui al civico 2 di via De Castro sono stati sgomberati. I vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento, ieri mattina, poco prima delle 11, poco prima di lasciare l'area dell'ennesimo crollo nel centro storico, hanno provveduto a collocare le transenne di legno, rese evidenti dal nastro bianco e rosso in uso ai pompieri. Le transenne, una a monte e una a valle, hanno, di fatto, chiuso quella porzione - un budello di strada - dove c'è ancora il rischio di ulteriori cedimenti. Quei muri portanti esterni rimasti miracolosamente in piedi appaiono, infatti, come una sinistra minaccia per la pubblica incolumità. Un'altra porzione del centro storico diventa così spettrale. Non che non lo fosse già prima del crollo avvenuto nella notte fra sabato ed ieri. Le finestre di legno di quella che un tempo era stata una residenza erano rimaste aperte, sconquassate dal vento. Su un balcone era cresciuta, rigogliosa, l'erbaccia, ma anche una pianta grassa. I muri scrostati e le ringhiere arrugginite dei balconi completavano lo scempio. Il crollo pare che si sia verificato all'alba. Chi abita nel quartiere, attiguo a quello di Santa Maria dei Greci, è stato svegliato dal forte boato. Qualcuno però, già la sera prima, aveva sentito piccoli cedimenti. Nessuno si era però allarmato. Chi vive nel centro storico, suo malgrado, ha dovuto imparare a convivere con gli "scricchiolii" degli immobili fantasma, vicini alla propria casa. Alle 7,39 di ieri, l'Sos alla centrale operativa dei pompieri. La macchina di intervento per crolli nel centro storico, una "macchina" purtroppo già ben collaudata, si è subito messa in moto. Sono accorsi i pompieri, i carabinieri e i poliziotti delle Volanti. Non è stata richiesta, questa volta, nessuna ambulanza. Lo sapevano tutti, del resto, che quella casa era disabitata - praticamente dimenticata - da tempo. Sul posto, anche i funzionari reperibili dell'Utc. Dopo il sopralluogo, i tecnici hanno deciso per far transennare l'area: poche decine di metri, a scopo precauzionale per evitare rischi ulteriori alla pubblica incolumità. Oggi il Comune dovrà decidere se abbattere o meno, in danno di privati, anche quel che resta di quella palazzina "dimenticata".

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