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Credito Eas, la Regione dovrà pagare A Sciacca in arrivo 4 milioni di euro

SCIACCA. Il Comune riscuoterà il credito Eas, 4 milioni e 200 mila euro di somme già inserite in bilancio. La buona notizia per l'ente è arrivata dal Tribunale di Palermo dove il giudice dell'Esecuzione, Alida Marinuzzi, ha rigettato l'opposizione dell'Eas che aveva richiesto la sospensione dell'esecuzione. Sarà la Regione a pagare per interventi che il Comune aveva effettuato, negli anni passati, di manutenzione delle rete idrica e degli impianti, sostituendosi all'Eas. Il giudice ha fissato una nuova udienza per il 7 marzo per procedere all'assegnazione materiale delle somme. L'Ente Acquedotti aveva contestato tre punti: la possibilità per il Comune di agire citando quale terzo pignorato la Regione Siciliana in quanto fideiussore; l'eseguibilità del pignoramento presso la Regione Siciliana; l'impignorabilità delle somme. Il giudice ha decretato l'infondatezza delle motivazioni del ricorso. "Il Comune di Sciacca - ha tra l'altro scritto il giudice nel suo pronunciamento disponendo la prosecuzione dell'espropriazione forzata - agisce in forza di un titolo esecutivo costituito dal decreto ingiuntivo del 2011". Esulta il sindaco, Fabrizio Di Paola: "E' un atto molto importante per le finanze del Comune - dice - che ha molto sofferto di crisi di liquidità e non si riusciva in alcun modo a venire a capo di questa vicenda Al Comune non è rimasto altro da fare che aggredire il patrimonio dell'Eas, ente regionale in liquidazione, chiedendo il pignoramento dei beni. Il giudice ci ha dato ragione". La scorsa estate, la giunta comunale aveva deliberato l'invio di un atto di invito e di sollecito nei confronti della Presidenza della Regione Siciliana e dell'assessorato regionale all'Economia per l'iscrizione nel bilancio regionale di un formale impegno di spesa della Regione in favore del Comune di Sciacca per un importo di 4 milioni e 200 mila euro e per l'importo corrispondente agli interessi dovuti su tale somma a partire dal 29 settembre2009. Di Paola si è tolto un sassolino dalla scarpa quando, con riferimento alle dichiarazioni di Sel che aveva duramente attaccato l'operato della sua amministrazione, ha detto: "Nel giro di poche ore si sono dissolte le nubi addensate da una parte politica, venendo meno i presagi apocalittici prefigurati quasi con sadico compiacimento ". E Mario Turturici, il sindaco che per primo inserì in bilancio quella somma pur non avendola mai incassata, aggiunge: "La decisione del giudice sconfessa le tante "cassandre" che nel corso di questi anni si sono divertite a disinformare, sostenendo che quel credito fosse inesigibile". Il Comune è stato rappresentato in giudizio dagli avvocati Giovanni Vaccaro e Alberto Marolda.

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