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Preoccupazione per il randagismo a Favara Rizzuto: «Faremo la microchippatura»

Il servizio sarà effettuato gratuitamente da due veterinari, nei locali confiscati alla mafia, in via Berlinguer

AGRIGENTO. La grande paura è passata. Il bambino di 5 anni assalito nel pomeriggio di mercoledì, in una delle arterie più trafficate della città da un branco di cani, non porterà i segni dell’aggressione. Le ferite lacero-contuse riportate al cuoio capelluto sono state ricomposte con alcuni punti di sutura dai sanitari dell’ospedale «San Giovanni di Dio» che lo hanno tenuto in cura.
Pericolo scampato, dunque, ma l’episodio ha riproposto il fenomeno del randagismo in una città che abbonda di cani senza padrone, che vagano in cerca di cibo rovistando tra i sacchetti dell’immondizia che spesso, in barba ad ogni raccomandazione, vengono abbandonati ai piedi dei cassonetti.

«Purtroppo - dice il presidente della Commissione consiliare alla Sanità e Sicurezza Sociale, Giuseppe Rizzuto - si tratta di un fenomeno più volte affrontato dagli attori della politica senza che, però, si siano trovate le soluzioni definitive. Ogni tanto si riesce a mettere in atto qualche provvedimento tampone che non elimina il problema». Rizzuto ricorda che con i bilanci ridotti all’osso non c’è possibilità di impegnare somme per far fronte ai ricoveri dei randagi. «C’è una convenzione in atto con il rifugio ”Mimiani”, a cavallo tra i territori di Sancataldo e Marianopoli - aggiunge -, che non esegue più interventi di accalappiamento e custodia dei cani, vantando un credito nei confronti del Comune di circa 60 mila euro».

Rizzuto anticipa che tra martedì e mercoledì prossimi inviterà il sindaco Rosario Manganella e l’assessore Giuseppe Caramanno a visitare due locali confiscati alla mafia in via Berlinguer dove realizzare una sala per la microchippatura dei randagi avendo ottenuto la disponibilità di due veterinari favaresi, in servizio presso l’Asp di Agrigento, ad eseguire gli interventi in maniera del tutto gratuita. «L’obiettivo massimo – conclude il presidente della commissione Sanità e Sicurezza Sociale – sarebbe quello di realizzare anche una sala per procedere in tutta sicurezza alla sterilizzazione dei randagi che così potrebbero essere restituiti al territorio».

Nel luglio scorso un branco di cani per alcuni giorni stazionò tra via Roma e la piazza che si apre davanti alla chiesa Madre, impegnando i vigili urbani in turni di guardianìa, cercando di non far avvicinare i passanti e, soprattutto, i bambini.

Nel bilancio di previsione 2013, su cui proprio domani sindaco e assessori cominceranno a lavorare, difficilmente si potranno trovare somme per sostenere i costi dell’accalappiamento e del ricovero dei randagi.

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