SCIACCA. È prevista oggi la firma del contratto ed a breve avranno inizio lavori di manutenzione in una delle tre sezioni del carcere, quella che ospita metà dei 110 detenuti che si trovano nella struttura penitenziaria. Grazie all'intervento, per una somma complessiva di poco superiore ai 110 mila euro, disposto dal provveditorato dell'amministrazione penitenziaria, nelle celle di questa sezione si realizzeranno anche le docce. Soltanto la sezione più piccola al termine di questi lavori, che avranno una durata prevista di sei mesi, rimarrà senza le docce. A darne notizia è stato il direttore dell'istituto, Valerio Pappalardo, intervenuto ieri pomeriggio a una manifestazione che si è svolta all'interno della struttura penitenziaria. "Sarà un tassello importante nel miglioramento delle condizioni generali di vivibilità di quest'istituto - ha detto il direttore - attraverso un ammodernamento strutturale. Non è pensabile che si ricostruisca interamente il plesso, ma certamente si possono realizzare delle opere importanti". Il direttore ha espresso grande apprezzamento per l'iniziativa portata avanti ieri e che ha visto protagonisti, assieme ai detenuti, molti operatori esterni. Nell'ambito di un laboratorio teatrale-culturale è stato proposto il musical "Eravamo cinque amici al bar", di Ignazio Assenzo. La regia è stata curata da Cristina Montalbano, dell'associazione culturale "Teatro ed Amicizia Allavam" di Ribera. Hanno operato anche Calogero Dimino e Francesca Segreto, della scuola di ballo "The Mambo King's" di Sciacca, il mezzosoprano Line Morreale, gli attori Cosimo Urso, Rossana Lauro, Rosalia Miceli e Paolo Caternicchia. Ed ancora, Manuela Livio e Pippo Interrante, entrambi aiuto registi. Altri collaboratori sono stati Stefano Palminteri, Concetta Galvano che ha fatto da presentatrice, Giuseppe Genuardi, Emanuela Barbarotta, Giacomo Vinciguerra, Salvatore Aliotta e alcuni componenti dell'associazione "Verbun Caro" di Marsala. ”Sono iniziative che consentono di mantenere quel ponte ideale e sociale - ha detto il direttore Pappalardo - che riempie di sostanza un concetto di riabilitazione della pena. Iniziative grazie alle quali anche all’interno di queste strutture si può realizzare un momento di condivisione, di socialità, di empatia oltre che di scambio».
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