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San Leone, scoperto guasto a un «pennello» a mare

Attenzione alta sulle condizioni del mare agrigentino, il cui litorale è tenuto sotto controllo dalle associazioni ambientaliste, dai cittadini e dagli enti preposti

AGRIGENTO. Attenzione alta sulle condizioni del mare agrigentino, il cui litorale è tenuto sotto controllo dalle associazioni ambientaliste, dai cittadini e dagli enti preposti per cercare di capire cosa c’è che non funziona e quanto sia a rischio la prossima stagione balneare e la salute dei cittadini. La società Girgenti Acque, proprio ieri ha ufficializzato che sta andando avanti l’attività di ispezione alla condotta sottomarina dei Padri Vocazionisti.
«Giovedì - spiega la società - i sub, durante l’ispezione subacquea, hanno analizzato il primo tratto di condotta senza, però, rilevare alcuna disfunzione. L’attività è proseguita anche il giorno successivo e i sub, durante i controlli, si sono accorti che una fascia del pennello risulta allentata, situazione da considerarsi piuttosto normale in considerazione delle condizioni meteo che hanno caratterizzato l’ormai trascorsa stagione invernale». Come dire, qualcosa che non va c’è, ma non sarebbe particolarmente grave.
«Le ispezioni subacquee - anticipa la società - proseguiranno nei prossimi giorni, fino a quando la condotta sottomarina non sarà passata sotto la lente d’ingrandimento delle ispezioni subacquee. L’Azienda, com’è ovvio, interverrà laddove si rileveranno anomalie e/o perdite».
I controlli si erano resi necessari dopo gli sversamenti dello scorso inverno e gli episodi di acque nere rintracciate all’interno degli scarichi delle acque bianche. Uno dei casi più evidenti è stato quello del vallone Canne, in via Cavaleri Magazzeni, cui si sono aggiunti altri sversamenti sulle spiagge di San Leone.

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