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Provincia, D’Orsi: «Azzero la giunta per dare un senso al lavoro svolto»

Il presidente spiega perché revocherà il mandato ai dieci assessori

AGRIGENTO. «Azzero la giunta per dare un senso al lavoro svolto in questi 5 anni». Il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, che si era preso una pausa di riflessione per decidere se continuare con l'attuale assetto amministrativo o se rinnovare l'esecutivo, ha deciso.
Domani mattina revocherà il mandato ai 10 assessori in carica e dopo qualche giorno indicherà la nuova squadra amministrativa che lo collaborerà da qui alla fine del mandato, previsto per il 25 o il 30 giugno.
Dovrebbero essere riconfermati gli ultimi 4 entrati in giunta: Valentina Palumbo, Totò Sciumè, Salvatore Scozzari e Pietro Asaro, mentre degli altri si potrebbero salvare sono Marchetta e Schembri. Fuori invece Terrana, Biondi, Montana e Vella. Quindi una sorta di rimpasto per l'ultimo scorcio di legislatura. Tre mesi intensi che richiedono - secondo il capo della Provincia - uno sforzo maggiore per non disperdere il patrimonio di idee e di progetti che in questo lustro sono stati prodotti.
«Abbiamo più di 120 progetti a bando di gara - dice il presidente D'Orsi - frutto di 5 anni di lavoro. Possiamo parlare del risanamento del bilancio dell'ente, della programmazione per lo sviluppo del territorio, di un progetto preliminare, quello per la realizzazione della statale 189 che è nelle nostre mani. E tante altre cose. Ma quello che vogliamo realizzare è l'aeroporto».
Si, l'aeroporto. Un pallino del presidente, il suo cavallo di battaglia nella campagna elettorale del 2008 fatta insieme al Pdl (oggi all'opposizione) ed in opposizione al Pd (che invece è entrato in giunta due anni fa per poi uscirne prima delle elezioni nazionali). Un progetto che sembra irrealizzabile, invece D'Orsi spera di poterci arrivare prima che la Regione invii il commissario che lo sostituirà visto che le Province sono state abolite. «Stiamo trovando nel sindaco di Licata un ostacolo particolarmente forte - spiega il presidente della Provincia - perché il Comune deve procedere alla variante al Prg per poter avviare il progetto. Il sindaco Graci non intende fare questo e noi siamo bloccati». La replica è affidata al vice sindaco di Licata, Salvatore Avanzato che sostiene: «Noi siamo pronti ad approvare la variante al Prg ma solo se nel progetto viene spostata la destinazione di alcune strutture».
Motivo del contendere è quindi l'utilizzo dei terreni di contrada Piano Romano che un gruppo di proprietari, costituiti in comitato spontaneo, non vuole perdere con l'esproprio per la realizzazione dello scalo. «Graci cede alle proteste di un gruppo di agricoltori - accusa D'Orsi».
«Noi vogliamo migliorare il progetto della Provincia - replica Avanzato». Insomma una diatriba che nasce da posizioni nettamente diverse. Poi c'è la questione dei fondi. E D'Orsi dice di avere i privati pronti ad investire sullo scalo agrigentino  

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