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«Il sindaco si è aumentato lo stipendio»: ad Aragona esplodono le polemiche

L’opposizione attacca anche assessori e presidente del Consiglio. Parello replica: «Tutto falso»

ARAGONA. Il vento che soffia su Aragona sa di tempesta. Un subbuglio creato, in tempo d'austerity, dal manifesto murario, affisso in ogni angolo della città, della coalizione "Amiamo Aragona". "E' in atto il vero cambiamento" - si legge nel manifesto - . "Per i cittadini, tasse al massimo come addizionale Irpef, Imu, Tosap, per sindaco ed assessori stipendi al massimo". Un manifesto al quale il sindaco di Aragona, Totò Parello, replica con un altro manifesto murario ed una lettera aperta alla cittadinanza. "Nulla di più falso" - dice Parello, in carica da dieci mesi - . Ed in entrambi i casi, entrambe le parti pronti a snocciolare cifre. Per i consiglieri comunali della coalizione "Amiamo Aragona", il sindaco della Giunta precedente ha intascato un'indennità mensile di 1.180 euro; dal gennaio del 2013 - sempre per il gruppo consiliare - il sindaco Parello avrebbe portato la propria indennità mensile a 2.530 euro. Aumenti anche per vice sindaco ed assessori che - sempre per "Amiamo Aragona" sarebbero passati rispettivamente da 660 euro a 1.391 euro e da 531 a 1.261 euro. L'indennità del presidente del Consiglio - stando sempre "all'accusa" - sarebbe, infine aumentata da 690 euro a 1.222 euro". "Accuse false", per il sindaco Totò Parello. "Dopo il censimento Istat del 18 dicembre scorso - spiega il capo dell'amministrazione di Aragona - il paese è passato da nucleo abitativo che superava i 10 mila abitanti a paese al di sotto dei 10 mila abitanti. L'indennità del sindaco precedente, ossia 1.180 euro, - entra nel merito Parello - è netta. La mia indennità che è rimasta tale a quella di Tedesco. Inoltre - aggiunge - non mi muovo con automezzi comunali, né ho cellulari a carico del Comune. In dieci mesi non ho mai chiesto rimborsi di missione. Con quei 2.500 euro di indennità, che sono al lordo, mentre al netto sono 1.700 euro circa, sopporto tutte le spese: cellulare, auto privata, missioni". Parello per spiegare, cifre alla mano, i suoi introiti ha fatto realizzare, ed affiggere, un contromanifesto e una lettera aperta rivolta a tutti gli aragonesi.  

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