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Cattolica, incendio distrugge un furgone. È doloso: usate due bottiglie di benzina

L'autocarro è di un disoccupato. Il mezzo era posteggiato in via Carlo Alberto Dalla Chiesa

CATTOLICA. Bruciato nella notte con due bottiglie di benzina l'autocarro di un disoccupato cattolicese. E' stato dato alle fiamme il Fiat Ducato di proprietà di C. V., 45 anni. Il mezzo era posteggiato davanti il piazzale delle nuove case popolari di via Carlo Alberto Dalla Chiesa. L'incendio è scoppiato intorno alle tre della notte tra sabato e domenica scorsi. Per domare il rogo sono tempestivamente intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento che hanno lavorato per più di un'ora. Sul posto erano già arrivati i carabinieri della locale stazione, diretti dal maresciallo Liborio Riggi, che hanno dato subito il via alle indagini per fare luce sull'accaduto. Sono state rivenute durante i rilievi svolti degli investigatori evidenti tracce di liquido infiammabile e soprattutto due bottiglie di plastica. Una vuota ma con tracce di benzina, un'altra era semivuota e con dentro una pezza, come una sorta di innesco in stile "bomba Molotov' ma con la bottiglia di plastica anziché di vetro. Quindi chi ha appiccato il fuoco non ha lanciato la bottiglia come una bomba a mano ma si è avvicinato al mezzo, lo ha cosparso di benzina e poi avrà acceso un fiammifero.
Dopo si è dato all fuga, probabilmente in auto aiutato da uno o più un complici. Gli investigatori in questo caso non hanno ovviamente dubbi sulla natura dolosa dell'incendio che a quanto pare è da inquadrare tra quelli a chiaro scopo intimidatorio. Ma qual è il movente? È intanto a questo interrogativo che cerchereanno di dare una risposta gli inquirenti. Il proprietario del mezzo - attualmente disoccupato, fino a qualche mese fa metalmeccanico e poi impegnato anche nel mondo della pastorizia - non avrebbe fornito ai carabinieri elementi utili alle indagini avrebbe detto di non aver avuto problemi con alcuno e che non temeva da parte un gesto del genere da parte di nessuno. I danni ammontano a circa duemila euro e non sono coperti da assicurazione antincendio. Nonostante il rogo sia scoppiato in una zona densamente popolata pare che nessuno abbia visto o sentito niente, qualcuno si è svegliato nella notte ma quando l'autocarro già bruciava. Nei pressi del luogo dell'incendio non ci sono telecamere di videosorveglianza di edifici pubblici che avrebbero potuto facilitare l'individuazione degli autori. L'indagine potrebbe dunque rivelarsi abbastanza complicata, ma non si esclude che i carabinieri possano imboccare la pista giusta.

 

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