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Naro, i tre bambini rumeni avvelenati: un esame dirà la verità sulle cause

A far star male i piccoli sarebbe stato un alimento o una bevanda che hanno ingerito venerdì

NARO. Oggi, probabilmente, è il giorno in cui si conoscerà la verità sull’avvelenamento dei tre fratellini rumeni residenti a Naro che da venerdì sono ricoverati in ospedale (due dei quali in gravi condizioni) dopo avere ingerito un alimento o una bevanda. Stamani, infatti, in un laboratorio di Catania dovrebbero essere eseguiti gli esami sui campioni di urina e dei succhi gastrici dei tre piccoli. Esami che dovrebbero essere determinanti ai fini della soluzione al “giallo” sulle cause dell’avvelenamento. I risultati del test si dovrebbero conoscere subito, o al massimo nel giro di un paio di giorni. Ad indagare sull’accaduto, come è noto, sono i carabinieri della stazione di Naro e quelli della compagnia di Licata, coordinati dal capitano Massimo Amato. I carabinieri, tra le altre cose, stanno attendendo l’esito degli esami che i loro colleghi del Nas di Palermo stanno eseguendo sui generi alimentari trovati nell’abitazione della famiglia rumena, a Naro, e sequestrati. Secondo quanto i genitori dei tre bambini hanno raccontato agli investigatori, al pronto soccorso dell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì, i fratellini di 4, 7 e 10 anni si sarebbero sentiti male dopo avere ingerito dei cioccolatini. L’episodio si è verificato intorno alle 12 di venerdì nella casa nel centro storico di Naro in cui la famiglia rumena abita. Ma al vaglio dei carabinieri c’è anche la possibilità che i bambini abbiano bevuto qualche sorso, magari per gioco, di vino al metanolo di una bottiglia che forse si trovava nella cucina della loro casa. Al tempo stesso gli inquirenti non escludono che l’avvelenamento possa essere stato provocato da qualche alimento trovato in casa, per questo tutti i prodotti alimentari sono stati sequestrati ed ora sono al vaglio del Nas. Determinante sarà il risultato del test che verrà eseguito oggi a Catania. L’esame non dovrebbe lasciare dubbi sulle cause dell’avvelenamento. Intanto, per fortuna, le condizioni di salute dei tre bambini continuano a migliorare. Il più grande, che ha 10 anni, è ricoverato al Sant’Elia di Caltanissetta, ma sta bene. Il peggio, per lui, è decisamente alle spalle e presto potrà lasciare l’ospedale. Sono stabili, nella loro gravità, le condizioni dei due fratellini ricoverati presso il centro anti veleni del Policlinico di Messina. Man mano che passano le ore, però, la fiducia dei medici circa la possibilità dei due bambini di farcela aumentano. Non è escluso che già nelle prossime ore possa essere sciolta la prognosi sulla vita.  

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