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Vigili urbani, numeri record: denunciate oltre 500 persone

La polizia municipale, nel 2012, ha rilevato numerosi furti di acqua e contrastato le costruzioni senza permesso

LICATA. Numeri record per le denunce della polizia municipale. I caschi bianchi, coordinati dal comandante Giovanna Incorvaia, nell’anno appena trascorso hanno segnalato ai magistrati della procura di Agrigento ben 536 persone. Il dato spalanca le porte a due considerazioni: intanto l’attività di controllo del territorio posta in essere dalla polizia municipale è stata continua e qualificata (certi numeri non si ottengono per caso) e poi che le violazioni del codice penale a Licata sono, purtroppo, diffuse. Oltre cinquecento persone denunciate in un anno, numeri ai quali bisogna aggiungere quelli ottenuti dalle altre forze dell’ordine, testimoniano che soprattutto in alcuni ambiti l’illegalità, nel territorio, è ancora parecchio diffusa.
Sul numero delle persone denunciate dai vigili urbani incidono, nel 2012, soprattutto due elementi: i furti di acqua e l’abusivismo edilizio. Ormai all’inizio dello scorso anno, come si ricorderà, i caschi bianchi eseguirono un blitz al Villaggio dei Fiori, nella periferia cittadina, e scoprirono che molte delle famiglie che risiedevano negli alloggi popolari si erano allacciate abusivamente alla rete idrica. In pratica, secondo quanto accertato dalla polizia municipale, piuttosto che avere un contatore come tutte le altre famiglie, in tanti si erano allacciati direttamente alla rete idrica che passa sotto le case. Dei tubi, nel sottosuolo e perciò non visibili, partivano dalle abitazioni e si allacciavano al pozzetto. In questo modo nelle abitazioni arrivava l’acqua, ma non la bolletta. I vigili urbani impiegarono diversi giorni per ricostruire il percorso dei tubi in polietilene, ma alla fine scoprirono che oltre cento appartamenti erano riforniti abusivamente. Furono ben 110, in quell’occasione, le persone denunciate a piede libero per furto di acqua. Una volta eliminato l’allaccio abusivo le case rimasero prive di approvvigionamento, fino a quando le famiglie non si dotarono si un contatore ed iniziarono a pagare le bollette, come il resto dei cittadini licatesi. L’altro fronte caldo dei controlli dei vigili urbani eseguiti nel 2012 è l’edilizia. In dodici mesi la polizia municipale ha denunciato a piede libero ben 137 persone accusate di avere realizzato degli edifici in assenza di concessione edilizia o in difformità rispetto al progetto che era stato autorizzato dai competenti uffici del Comune. Anche in questo caso si tratta di un record, ma negativo. Se da un lato i numeri ottenuti dimostrano il gran lavoro fatto dai caschi bianchi, dall’altro testimoniano che in città si registra una ripresa, in grande stile, del cemento selvaggio. E questo dato, ovviamente, non fa stare sereni.  

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