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Maltempo, si contano i danni: devastata ad Agrigento la spiaggia di San Leone

Il maltempo concede una tregua e dopo ore tra fiumi esondati, frane e allagamenti, inizia la conta dei danni. Ad Agrigento e provincia la situazione più critica. La spiaggia di San Leone è stata devastata, come si vede dalle immagini riprese nel video dell'Associazione Mare Amico.

L'arenile è stato travolto dalle onde, distruggendo le strutture presenti sulla costa. La mareggiata è arrivata fino al ciglio della strada. Come si vede nel video, parti guardrail sono state divelte dalla furia dell'acqua. Sulla spiaggia restano cataste di legno e detriti sparsi su tutto il lungomare.

Notevoli danni anche sulle strade interne, in particolare sulle strade provinciali, dove da qualche ora si è iniziato  a intervenire per la rimozione degli enormi quantitativi di fango e detriti trasportati dalla pioggia battente sulle carreggiate. Lo comunica il Libero consorzio comunale di Agrigento, precisando che questa mattina è stata riaperta al transito la SP 17-B Siculiana-Raffadali, dopo l'ennesima chiusura di ieri.  Ma i tecnici del Libero consorzio "Invitano gli automobilisti alla massima prudenza a causa dell’asfalto reso viscido dal fango e dalle continue laminazioni di acqua dai terreni adiacenti, situazione peraltro comune ad altri tracciati".

Messo in sicurezza invece il tratto della strada provinciale n. 15-B tra Grotte e Racalmuto dove nella serata di ieri si è verificato il crollo di un muro di sostegno con riversamento di abbondante materiale sulla carreggiata.

Deviato il traffico inoltre sulla Sp n. 26-B nella zona di San Giovanni Gemini, dove la pioggia ha causato la rottura della fognatura, in attesa dell’intervento dei tecnici di Girgenti Acque. Ancora in corso invece le verifiche sulla SPR n. 24 Agrigento-Cattolica, interdetta al transito da ieri mattina in quanto letteralmente invasa dal fango, peraltro proveniente da terreni privati. Cantonieri e imprese che gestiscono la manutenzione stradale hanno effettuato oggi interventi per eliminare o ridurre al minimo le situazioni di pericolo su tutte le strade invase da fango e detriti, in particolare nei comparti est e centro-nord, i più colpiti dal maltempo.

L'esondazione del fiume Platani nelle scorse ore ha causato ingenti danni alle coltivazioni e ai raccolti, in particolare tra Ribera e Cattolica Eraclea. Sono stati danneggiati aranceti adulti oltre a coltivazioni più recenti.

Coldiretti è già in campo per una stima dei danni sia in Sicilia che in altre regioni del Sud Italia, come Calabria, Basilicata e Puglia. A soffrire del violento cambiamento climatico sono state principalmente le coltivazioni di stagione in un momento in cui si è fortunatamente quasi conclusa la vendemmia ma è in pieno svolgimento la raccolta delle olive e sono state fatte o si preparano i terreni per le semine autunnali.

Il maltempo crea problemi anche a Messina. Le forti mareggiate della scorsa notte e di oggi hanno provocato a Messina il crollo di parte della palazzina cosiddetta ex Samar e un tratto di circa dieci metri di strada. L’edificio - non più utilizzato - fa parte di un ex cantiere navale, ormai dismesso, in prossimità del piazzale della stazione ferroviaria di Contesse. Lo scorso anno in quel tratto di costa, soggetto all’erosione, sono stati realizzati degli argini di protezione in mare.

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