Salvatore Moncada, Franco Fasulo e Alfonso Restivo, alias Fofò Purtuso. Tre, dei cento nuovi alberi di mandorlo messi a dimora nella Valle dei Templi, sono stati dedicati a tre figli illustri di Agrigento, recentemente scomparsi. L’intitolazione è avvenuta ieri mattina nel corso di una cerimonia sobria organizzata da Legambiente Circolo Rabat di Agrigento, in collaborazione con il Parco archeologico e Paesaggistico, alla presenza dei familiari e degli amici più cari dei tre agrigentini morti lo scorso anno. Erano presenti i vertici dell’associazione ambientalista Daniele Gucciardo e Claudia Casa, promotori dell’iniziativa, l’agronomo Giuseppe Lo Pilato del Fai, che ha curato la scelta delle piante, e altri attivisti di Legambiente.
Tre piccole stele in marmo sono state collocate in un terreno alle spalle del quartiere Ellenistico Romano per rendere omaggio a tre uomini che, in maniera diversa, hanno dato un contributo in termini di sviluppo culturale, artistico e umano al territorio. Scudo, spada e tradizionale abito. Simone Brucceri, erede morale di Fofò Purtusu, ieri ha emozionato tutti indossando i panni del paladino. Per un attimo ha fatto rivivere l’eccentrico e iconico personaggio del centro storico, diventato simbolo del Mandorlo in Fiore e di tutti i cortei cittadini.
«Per me è un onore indossare questo costume – ha detto Simone – questa era la volontà di Fofò e io come promesso, continuerò la sua tradizione». «Sono molto felice che venga ricordato mio padre – ha detto emozionato Raimondo Moncada – ringrazio gli organizzatori e mi auguro che sull’esempio di mio padre potremo continuare il suo operato».
Daniela Fasulo, sorella di Franco, ha manifestato apprezzamento e riconoscenza per l’iniziativa di Legambiente e per l’affetto. Nella stessa area sul finire dello scorso dicembre sono state collocate 100 nuove piante di mandorlo, ulivo e pistacchio che sono andate ad arricchire il patrimonio arboreo della Valle dei Templi. Gli alberelli sono stati messi a dimora in un’area individuata dall’Ente Parco e sono stati acquistati grazie alla raccolta fondi realizzata durante il Back to the Future Live Tour di Elisa, che la scorsa estatate si è esibita a Piano San Gregorio, con il progetto “music for the planet” per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di un progetto ancora più grande, a carattere europeo, denominato Life Terra che punta a piantare entro il 2025 cinquecento milioni di alberi in Europa, di cui 9 milioni in Italia.
«Per l’amore senza limiti verso Agrigento– hanno affermato Daniele Gucciardo e Claudia Casa - e la Valle dei Templi dimostrato in vita, ciascuno a modo proprio, da tre figli di questa terra che purtroppo ci hanno lasciato nel corso del 2022, in accordo con il Parco, abbiamo dedicato un albero di mandorlo ciascuno a Salvatore Moncada, a Franco Fasulo e a Fofò Purtuso. Oltre che nei cuori di chi li ha conosciuti, amati e stimati riteniamo che il loro ricordo meriti di dimorare all’ombra di questi alberi e dei templi. Con la messa a dimora dei 100 alberi oltre a rimarcare l’importanza di preservare ed accrescere le alberature sia in città che nelle periferie come pure nelle aree extraurbane per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, abbiamo voluto fare un regalo alla Valle dei Templi nella ricorrenza dei 25 anni del riconoscimento Unesco che l’ha iscritta nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità».
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