Il mondo raccontato da 292 cappelli al Museo della Memoria e del Territorio di Siculiana. E’ stato già ammesso a finanziamento, nell’ambito delle iniziative del Gal Sicani, il progetto per la realizzazione di una nuova area espositiva permanente per valorizzare la collezione di cappelli provenienti da diversi continenti (Asia, Africa, America, Europa) donati dalla famiglia Savoia di Palermo.
“La collezione – spiega il direttore del #MeTe Stefano Siracusa - consta di 292 copricapi suddivisi in tre macro aree tematiche: i cappelli da donna, i cappelli del mondo delle forze dell’ordine e dei militari e i cappelli etnici provenienti da diverse parti del mondo come il Messico, il Medio Oriente, l’Est e il Sud-Est Asiatico, l’Africa Settentrionale, l’Estremo Oriente, la Russia e buona parte dell’Europa. La raccolta inizia circa 40 anni fa grazie al signor Giuseppe Savoia il quale comincia a collezionare dapprima numerosi cappelli etnici ciascuno dei quali rappresentava un viaggio reale o desiderato. Il cappello infatti diventa, nell’immaginario del collezionista, simbolo dell’evasione e di quella tendenza innata relativa al viaggio e alla scoperta del mondo. Successivamente si aggiunsero cappelli ed elmetti del mondo militare, delle forze dell’ordine nonché quelli relativi la sfera femminile. L'idea è quella di rendere tale collezione fruibile al pubblico mediante l'allestimento di nuovi spazi espositivi, performance e progetti itineranti”.
“Attualmente il Museo #MeTe rimane chiuso al pubblico nel pieno rispetto dell'ultimo dpcm atto a contrastare il Covid-19, tuttavia continuiamo a lavorare a porte chiuse – aggiunge – per le attività di studio e catalogazione dei copricapi in attesa di concretizzare il nuovo progetto espositivo che è stato già finanziato nell’ambito del Misura 19.2 del Gal Sicani. Il progetto, da oltre 120mila euro, denominato Vivere il Kalat Siguliana, grazie ad un partenariato pubblico-privato, prevede interventi alla Torre dell’Orologio, al Cea di Siculiana Marina e al #MeTe. Nel museo sarà previsto un nuovo allestimento che prevede l’ampliamento dei servizi turistici grazie alla creazione di un service point e la realizzazione di nuovi spazi espositivi, tra cui la parte concernente la collezione di cappelli”.
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