Quindici ettari – dieci di bosco e cinque di terreni incolti – inghiottiti da uno spaventoso incendio appiccato, nel pomeriggio di ieri (sabato 20 agosto) e domato solo a notte fonda, in contrada Fondacazzo ad Agrigento. E sette ettari di macchia Mediterranea inceneriti in contrada Scalindi, sul monte Capreria, a Siculiana. Ore ed ore di inferno per i vigili del fuoco e gli uomini della Forestale che hanno avuto bisogno anche del supporto di due canadair e un elicottero della Forestale per il vasto fronte della città dei Templi e di un elicottero, sempre della Forestale, per l’incendio di Siculiana.
Fra contrada Santa Lucia e il Quadrivio Spinasanta, ad Agrigento, le operazioni di bonifica sono andate avanti fino alla tarda mattina di oggi. Vigili del fuoco e Forestale, dopo aver lavorato per tutta la notte e dopo essersi occupati del «raffreddamento», hanno proceduto ad eliminare tutti i possibili rischi di ulteriori inneschi. Anche quest'anno l'incendio di Fondacazzo è stato devastante. L'incendio, stando a quanto trapela, sarebbe stato appiccato nello stesso, identico, punto in cui era stato fatto divampare lo scorso anno. La Procura della Repubblica è stata informata e, già dal tardo pomeriggio di sabato, è partita l'attività investigativa. Sul posto ha lavorato anche la polizia di Stato. Non sarà semplice - il riserbo investigativo è comunque categorico - riuscire ad identificare l’ incendiario, che però, visto il punto prescelto per far divampare le fiamme, potrebbe essere sempre lo stesso. Ad essere minacciate concretamente dall'inferno di fuoco sono state, già a partire dal tardo pomeriggio, più abitazioni, ma anche attività lavorative: commerciali ed artigianali. Non c’è stato bisogno – anche se lo si è temuto per ore – di procedere ad evacuazione di stabili. L'incendio ha ucciso tre cani privati che erano custoditi all'interno di una recinzione. Gli animali non sono riusciti a mettersi in salvo. Soccorritori e poliziotti, solo quando il vasto fronte è stato domato, hanno ritrovato le carcasse degli animali.
Da Agrigento a Siculiana dove, su monte Capreria, è divampato un incendio che ha incenerito ben sette ettari di macchia Mediterranea. Al lavoro, praticamente per quasi una giornata, gli uomini della Forestale. Ad avvisare la Procura di Agrigento per questo scempio ambientale – non si sono registrati, per fortuna, danni a cose o persone – sono stati i carabinieri della stazione cittadina. Decine e decine, poi, gli incendi di sterpaglie che si sono registrati, e in alcuni casi hanno fatto anche paura, un po’ in tutta la provincia. A complicare le operazioni di spegnimento, tanto per le due aree boschive quanto per i roghi di sterpaglie, è stato il vento.
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