Agrigento

Venerdì 03 Maggio 2024

Cattolica, bene confiscato diventa casa per suore

“E’ una bellissima iniziativa anche perché le suore rischiavano di andare via da questo paese proprio per mancanza di un’abitazione. L’arciprete, il sindaco e l’amministrazione comunale hanno voluto invece rimediare a questa necessità assegnando alle sorelle questa casa confiscata alla mafia, è un gesto simbolico importante e molto bello”.Lo ha detto ieri il vescovo vicario di Agrigento, monsignor Melchiorre Butera, benedicendo ieri a conclusione di una messa concelebrata con l’arciprete don Nino Giarraputo, la nuova casa delle suore di Sant’Anna in un immobile confiscato in via Enna a Cattolica Eraclea al presunto boss Domenico Terrasi.“Anche le cose che sono servite nel passato per altri scopi e per altre finalità, se c’è l’interesse di tutti, possono dare un contributo alla società – ha aggiunto monsignor Butera -. Grazie a tutti a quelli che si sono adoperati affinché questa casa diventasse un centro di formazione e di accoglienza, tutti sappiamo quanto fanno le suore soprattutto per gli anziani e i giovani”. Presenti ieri alla cerimonia di consegna del bene più di un centinaio di cittadini e i ragazzi dell’Azione cattolica, i carabinieri della locale stazione con in testa il maresciallo Liborio Riggi e gli agenti della polizia municipale diretti dal comandante Pasquale Campisi.“Alla presenza delle autorità militari, religiose e civili e i giovani ho il compito l’onore e il piacere di consegnare questo appartamento confiscato alla mafia, che da anni è affidato al nostro comune, alle suore che operano nella nostra comunità e che svolgono un ruolo sociale in favore dei cittadini e in particolare dei bisognosi – ha detto il sindaco di Cattolica Eraclea Nicolò Termine -. Iniziative come questa di oggi, resa possibile grazie alla legge Rognoni - La Torre, sono molto importanti perché – ha aggiunto il primo cittadino cattolicese - la cultura della legalità deve coinvolgere tutte le istituzioni, i cittadini e soprattutto i giovani che rappresentano il futuro del nostro paese”. Quello assegnato alle suore è il primo dei diciassette beni confiscati alla mafia a Cattolica Eraclea riqualificato e riutilizzato a fini sociali. Sono già stati presentati i progetti per un centro di accoglienza, un centro di aggregazione e da tempo si parla anche di una foresteria per militari. Tutte le informazioni per presentare progetti di riqualificazione dei beni confiscati si trovano sul sito istituzionale www.sicurezzasud.it (servizio a cura di Calogero Giuffrida).
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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