“E’ una bellissima iniziativa anche perché le suore rischiavano di andare via da questo paese proprio per mancanza di un’abitazione. L’arciprete, il sindaco e l’amministrazione comunale hanno voluto invece rimediare a questa necessità assegnando alle sorelle questa casa confiscata alla mafia, è un gesto simbolico importante e molto bello”.Lo ha detto ieri il vescovo vicario di Agrigento, monsignor Melchiorre Butera, benedicendo ieri a conclusione di una messa concelebrata con l’arciprete don Nino Giarraputo, la nuova casa delle suore di Sant’Anna in un immobile confiscato in via Enna a Cattolica Eraclea al presunto boss Domenico Terrasi.“Anche le cose che sono servite nel passato per altri scopi e per altre finalità, se c’è l’interesse di tutti, possono dare un contributo alla società – ha aggiunto monsignor Butera -. Grazie a tutti a quelli che si sono adoperati affinché questa casa diventasse un centro di formazione e di accoglienza, tutti sappiamo quanto fanno le suore soprattutto per gli anziani e i giovani”. Presenti ieri alla cerimonia di consegna del bene più di un centinaio di cittadini e i ragazzi dell’Azione cattolica, i carabinieri della locale stazione con in testa il maresciallo Liborio Riggi e gli agenti della polizia municipale diretti dal comandante Pasquale Campisi.“Alla presenza delle autorità militari, religiose e civili e i giovani ho il compito l’onore e il piacere di consegnare questo appartamento confiscato alla mafia, che da anni è affidato al nostro comune, alle suore che operano nella nostra comunità e che svolgono un ruolo sociale in favore dei cittadini e in particolare dei bisognosi – ha detto il sindaco di Cattolica Eraclea Nicolò Termine -. Iniziative come questa di oggi, resa possibile grazie alla legge Rognoni - La Torre, sono molto importanti perché – ha aggiunto il primo cittadino cattolicese - la cultura della legalità deve coinvolgere tutte le istituzioni, i cittadini e soprattutto i giovani che rappresentano il futuro del nostro paese”. Quello assegnato alle suore è il primo dei diciassette beni confiscati alla mafia a Cattolica Eraclea riqualificato e riutilizzato a fini sociali. Sono già stati presentati i progetti per un centro di accoglienza, un centro di aggregazione e da tempo si parla anche di una foresteria per militari. Tutte le informazioni per presentare progetti di riqualificazione dei beni confiscati si trovano sul sito istituzionale www.sicurezzasud.it (servizio a cura di Calogero Giuffrida).
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