
I giorni nel calendario passano e la svolta stenta ad arrivare. Sono ore cruciali per l’Akragas che vede davanti a sé un bivio con due strade. Una pericolosissima, porta dritta al fallimento.
Sarebbe inevitabile, in caso di mancato passaggio del testimone all’imprenditore iraniano Karimouee, mettere la società in liquidazione e chiuderla tamponando un’esposizione debitoria che da tempo l’attuale proprietà non riesce più a fronteggiare.
L’altra soluzione, qualora, invece, si dovesse sbloccare e concretizzare la trattativa con l’uomo d’affari asiatico, sarebbe il rilancio della società e, addirittura, un progetto di investimento che preveda il ritorno immediato, qualora fosse possibile, nel professionismo.
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