AGRIGENTO. Una stagione trascorsa tra sofferenze e gioie, un girone di andata disputato con buon piglio, un girone di ritorno costellato di timori e preoccupazioni.
Ma alla fine conta il risultato che celebra la salvezza dell’Akragas, una salvezza meritata anche se conquistata per il rotto della cuffia, quando mancavano dodici minuti dall’apertura della botola che avrebbe cacciato il «gigante» nella bolgia della serie D.
Gli echi della straordinaria prestazione di domenica scorsa, contro un Melfi che pur era stato costruito per agguantare i play off, continuano a rimbombare in città mischiandosi con le speranze dei tifosi juventini, e non solo, che attendono con ansia la finale di Cardiff in programma fra due giorni.
Per tutti si è trattato di un miracolo perché la salvezza, dopo le cessioni di gennaio, operate per questioni di cassa, sembrava seriamente compromessa.
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