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Akragas, Giavarini:«Voi mi insultate e io non pagherò»

Marcello Giavarini

«Voi mi insultate perché sono licatese? E io non pago la fideiussione, vediamo cosa siete in grado di fare».

Il dimissionario patron dell’Akragas, Marcello Giavarini, continua nella sua personalissima guerra contro l’ormai sua ex squadra e annuncia che non metterà la firma sulle garanzie bancarie che chiede la Lega. Con la conseguenza che si rischia concretamente, se nessuno dovesse farsi avanti al suo posto, una sanzione pesantissima che potrebbe portare anche alla radiazione.

«In merito alla scadenza della fidejussione che l’Akragas deve firmare e consegnare entro il 31 gennaio, alla Lega, - scrive Giavarini - mi è stato chiesto di firmarla personalmente. Come voi tutti sapete io sono socio dimissionario. Anche se volessi, come potrei firmare una garanzia di 350.000 euro in favore dell’Akragas quando ancora una volta, sabato scorso, sugli spalti i tifosi inneggiavano allo slogan “Giavarini vai a Licata”? Ed ancora - prosegue l’ex patron - come potrei firmare 350.000 euro a carico solamente delle mie spalle per l’Akragas quando vengo accusato di essere un comandante alla Schettino che ha abbandonato la nave?».

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