AGRIGENTO. «Sono a Milano per adempiere al mandato che mi è stato conferito dall’assemblea dei soci all’unanimità. Martedì, alla chiusura del calciomercato, tolgo il disturbo». L’amministratore delegato dell’Akragas, Peppino Tirri, infastidito dalle critiche e dagli attacchi, provenienti da tifosi e gente che gravita attorno alla squadra di calcio cittadina, anticipa tutti e annuncia che si dimetterà. L’uscita di scena di Tirri, braccio destro del socio di maggioranza Marcello Giavarini, a sua volta dimissionario, è solo l’ultimo atto di una crisi che non sembra conoscere l’epilogo o lasciare intravedere vie di uscita.
Martedì sera il presidente del consiglio di amministrazione Silvio Alessi, dopo avere constatato che la trattativa con il gruppo di potenziali acquirenti non era mai decollata, ha annunciato lo smantellamento per ridurre al massimo i costi ed evitare il fallimento del club. Tirri, con attacchi soprattutto a mezzo social, è stato accusato di avere ostacolato la trattativa per interessi personali.
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