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Il Catania vince, l'Akragas non è ancora salvo: "Colpa delle penalizzazioni"

AGRIGENTO. Sotto di due reti, rimonta e infine incassa il definivo tre a tre del Messina. La salvezza dell’Akragas, a secco di vittorie da cinque turni, è rimandata anche perché Catania e Monopoli hanno vinto. L’allenatore Pino Rigoli non fa drammi e vede il bicchiere mezzo pieno. «Nel primo tempo - ha commentato il tecnico - abbiamo preso due gol sugli unici due tiri arrivati all’indirizzo della nostra porta. È stata una brutta mazzata, ma dovevamo recuperare il risultato e ci siamo riusciti con una grande reazione. Non era facile rimontare ma ci siamo riusciti». L’impresa, però, è riuscita solo a metà. «Siamo stati ingenui nel finale, - aggiunge Rigoli - potevamo gestire meglio gli ultimi cinque minuti ed evitare di subire il terzo gol. In ogni caso sono soddisfatto, è stato un buon pareggio».

Madonia, al 23’ della ripresa, ha lasciato il campo a Cristaldi ed è apparso un po’ deluso. Rigoli sminuisce l’episodio. «Si è arrabbiato per il cambio? Mi sembra giusto, vuol dire che voleva dare qualcosa in più e recuperare la partita insieme ai compagni». Di Piazza, invece, quando ha segnato la rete del provvisorio 3-2 ha avuto una plateale reazione nei confronti del pubblico. L’attaccante, evidentemente, non ha gradito qualche mugugno e si è precipitato sotto la tribuna coperta con l’indice sul naso per zittire. Rigoli, nel momento forse meno brillante della sua gestione, almeno sul piano dei risultati, ricorda la grande rimonta della sua squadra dopo il cambio di guida tecnica.  «Non dobbiamo dimenticare da dove venivamo né scordarci della grande rimonta che siamo riusciti a fare. Abbiamo fatto un percorso importante e, sul campo, abbiamo conquistato 43 punti che varrebbero la salvezza senza le penalizzazioni che abbiamo subìto. Il nostro l’abbiamo già fatto, ma dobbiamo fare ancora di più. Adesso prepariamoci all’appuntamento di Melfi che sarà decisivo».

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