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Akragas tra orgoglio e rimpianti: "Possiamo sfidare chiunque"

AGRIGENTO. Un pareggio importante (ma pieno di rimpianti) domenica a Catania e adesso in serie Casertana, Martina Franca e Lecce. Se si fa eccezione per il fanalino di coda Martina, l'Akragas in un mese affronterà quasi tutte le squadre più accreditate per la vittoria finale. «Conclusa questa serie - commenta il vicepresidente dell'Akragas, Peppino Tirri - sapremo con più precisione quanto valiamo, ma dopo la gara al Massimino sappiamo già che possiamo dare fastidio a chiunque».

Per la formazione di Nicola Legrottaglie è il secondo 1-1 consecutivo. Anche in questo caso ci sono molti rimpianti perché l'Akragas è stata raggiunta da una rete di Plasmati a tre minuti dalla fine ma ha più volte fallito il raddoppio dopo essere passata in vantaggio con Zibert. «Siamo stati per buona parte della gara superiori a una squadra come il Catania che è reduce da un decennio in serie A, ha diecimila spettatori in più e ha allestito la squadra con risorse finanziarie nettamente superiori. Tutto ciò ci inorgoglisce e ci rende fiduciosi anche per il prosieguo della stagione. Se ci ritroviamo a recriminare per un pareggio a Catania vuol dire che la nostra stagione è davvero straordinaria. L'unica nota stonata - aggiunge Tirri - è che continuiamo a perdere qualche punto per mancanza di cattiveria e cinismo in alcuni momenti della gara quando bisognerebbe invece chiuderla e mettere al sicuro il risultato».

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