LICATA. L’acuto del talentuoso Luca Biondi, cresciuto nelle giovanili della Santa Sofia, regala la vittoria al Licata di Mimmo Bellomo al termine di una partita giocata soprattutto a centrocampo e senza grandi emozioni. Il Ravanusa continua a perdere e lo fa ancora davanti al proprio pubblico (con i supporter che alla fine hanno mugugnato dopo però aver incitato la squadra per tutti i 90 minuti giocati). Mister Angelo Loggia costretto a vedere la partita da dietro la recinzione, per la squalifica di due giornate a causa dell’allontanamento dal campo nella sfida contro il Canicattì, si dispera per le trame di gioco che non sono fluide: troppi tacchetti, giocate se vogliamo anche spettacolari, che non servono al risultato. Infatti i tre punti vanno agli ospiti che riescono a concretizzare su un errore difensivo: siamo al 43’ del primo tempo e la difesa del Ravanusa, (che ieri ha sfoggiato una inedita maglia nero azzurra), pasticcia in una zona delicata del terreno di gioco, sulla sinistra del portiere Traina. Ne approfitta l’attentissimo Luca Biondi (figlio dell’ex sindaco di Licata ed ex assessore provinciale ai Lavori pubblici, Angelo Biondi), che con un tiro preciso, dalla sua destra, lascia partire un bolide che si insacca sul lato opposto senza dare scampo a Traina che nonostante l’esatto posizionamento, incolpevole si arrende sotto la rete che si gonfia.
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