AKRAGAS. L'Akragas ha il suo stadio e i tifosi i loro beniamini. Bentornata a casa Akragas. Conta poco il risultato perché quando si torna tra le mura amiche è sempre una festa ed anche se contro i pugliesi i biancoazzurri non sono riusciti ad imporre il gioco migliore, il pubblico è tornato a respirare aria di grande calcio. L'Akragas riabbraccia i suoi tifosi in un Esseneto rinnovato, una "bomboniera" come dicono in molti.
Esilio forzato finito per la squadra di Nicola Legrottaglie che in occasione della sesta giornata di Lega Pro, ha esordito davanti una tifoseria, rumorosa, festosa e paziente, contro la Fidelis Andria che si è mostrata squadra più "tosta" del previsto. Da adesso in avanti, la squadra di Agrigento però, giocherà tutte le gare interne di Lega Pro nel suo impianto. La Lega ha infatti, accolto l’istanza presentata dalla società per l’utilizzo dello stadio per tutto il resto della stagione. «Riempiamolo di bianco azzurro» - era stato l'appello del presidente Giavarini. Un appello raccolto in pieno dagli sportivi, che hanno accolto e salutato i "giganti" per incitarli verso traguardi ambiziosi. Una festa, una grande novità per molto giovani che non avevano mai visto partite di questa categoria. Alcuni sono i reduci dell'Esseneto di trent'anni addietro, quando l'Akragas, allora in C1, allenata da Franco Scoglio, sfidava squadre del calibro di Palermo, Bari, Salernitana. «Era un altro stadio - ricorda Giuseppe Analfino - oggi irriconoscibile rispetto ad allora, una bomboniera, uno stadio bellissimo, trasformato grazie allo sforzo di tutti, tifosi, società e amministrazione comunale».
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