AGRIGENTO. «Il mio primo approccio con l'Akragas? Ricordo che ero a letto a Coverciano, stavo facendo il corso per allenatore. Mi ha chiamato Luigi Tirri, il figlio di Peppino, chiedendomi se volevo allenare l'Akragas. Gli ho chiesto di quale città della Grecia fosse».
L'allenatore agrigentino Nicola Legrottaglie non si nasconde e davanti a una piazza gremita di oltre un migliaio di tifosi che lo hanno acclamato per due ore rivela che fino a un paio di mesi fa neppure conosceva la squadra che guiderà nella stagione dello storico ritorno nel calcio professionistico.
«Agrigento è una città fantastica, una presentazione di questo tipo nemmeno in serie A è facile trovarla. Quando dico che insieme si può andare lontano non è una banalità, - ha aggiunto il tecnico pugliese - voglio proprio sottolineare che l'entusiasmo è contagioso e può fare la differenza».
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