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Salvezza tranquilla, obiettivo dichiarato: ma l’Akragas studia da «guastafeste»

L’Akragas ha già alle spalle quasi un mese di ritiro e l’organico, ad eccezione degli ultimi tre o quattro acquisti, è completo. Quella che si apre oggi sarà l’ultima settimana di lavoro al centro sportivo di Torre del Grifo.

AGRIGENTO. Ultima settimana di preparazione precampionato per l’Akragas di Nicola Legrottaglie che si candida con prepotenza al ruolo di «matricola terribile» del campionato di Lega Pro. La società biancoazzurra, rinnovata a giugno con la cessione del pacchetto di maggioranza all’imprenditore italo-bulgaro Marcello Giavarini, sta costruendo una squadra ambiziosa con l’obiettivo di conquistare una salvezza tranquilla e porre le basi per un futuro ancora più prestigioso.

«La società – ha commentato il direttore sportivo Christian Argurio – vuole pensare a fare bene da subito nel prossimo torneo ma anche a programmare un futuro che la rilanci verso altri obiettivi. Abbiamo preso tre soli giocatori in prestito, mentre tutti gli altri sono di nostra proprietà. Questo significa che stiamo ragionando su un progetto che non finisce con questa stagione».

La squadra di Nicola Legrottaglie martedì sera ha debuttato al provinciale di Trapani (stadio dove sarà costretta a giocare fino a quando l’Esseneto non sarà a norma) battendo per undici a uno i ragazzini della Vigor Lamezia che si sono presentati per disputare la prima gara di Coppa Italia di Lega Pro senza avere ancora allestito un organico nell’attesa del verdetto di primo grado del processo scaturito dall’inchiesta sul calcioscommesse «Dirty soccer» che poi ha salvato i calabresi dalla retrocessione.

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