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Potenziare l’Akragas: la «ricetta» di Giavarini

Il patron: «Dobbiamo sviluppare il centro di ricerca e sviluppo degli atleti. E invito tutti gli imprenditori siciliani a contribuire con sponsorizzazioni»

AGRIGENTO. Talent scout di calciatori, famiglie all’Esseneto e internazionalizzazione del club con il coinvolgimento di tutti gli emigrati agrigentini sparsi per il mondo. Il presidente onorario, nonché nuovo socio di maggioranza dell’Akragas, Marcello Giavarini ha le idee chiare. A una settimana dalla firma dal notaio che ha sancito l’acquisizione del 54% delle quote sociali dell’Akragas il nuovo patron, che ha lasciato la carica di presidente a Silvio Alessi, illustra nei dettagli i programmi.

Giavarini esordisce con una premessa: «Garantisco di essere spesso ad Agrigento insieme ai tifosi per seguire l’Akragas e li rassicuro: adesso la dirigenza è impegnata nella formazione della squadra e nell’iscrizione della stessa al campionato». Poi entra nel dettaglio: «I tempi sono veramente stretti ma in questi giorni abbiamo individuato tre progetti che nel medio termine consentiranno all’Akragas di potenziarsi come club calcistico. Il primo progetto che andremo a realizzare e sviluppare è il centro di ricerca e sviluppo dei calciatori: questo è il core business della società, cioè l'attività principale che consentirà all’Akragas di generare futuri profitti nel calcio sempre allo scopo di reinvestirli per permetterci di raggiungere l'obiettivo». Giavarini precisa il senso dell'iniziativa. «Vogliamo creare dei gruppi di talent show, talent scout calcistici in alcune città del Sudamerica ed europee».

 

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