AGRIGENTO. «Senza dubbio è la partita più difficile da preparare ma in ogni caso c'è poco da nascondersi, la promozione è in tasca». Il general manager dell'Akragas Antonello Laneri non fa il diplomatico alla vigilia della gara casalinga contro l'Orlandina. La formazione messinese ormai da tempo sta concludendo la stagione soltanto per evitare la radiazione. I giovani dell'organico onorano il campionato ma i tre punti sono scontati per tutti gli avversari di turno. All'Akragas mancano sei punti per la promozione matematica in Lega Pro ma potrebbero bastarne meno se il Rende non dovesse battere l'Agropoli. In città si prepara già il grande esodo per il 26 aprile, giorno in cui i biancoazzurri di Vincenzo Feola affronteranno a Villa San Giovanni l'Hinterreggio. Dovrebbe essere quella la data della festa e i tifosi si stanno già attrezzando per assaltare pacificamente la città calabrese.
Lo stadio ha una capienza attorno ai 1800 posti e la quasi totalità sarà riservata ai tifosi agrigentini anche perché l'Hinterreggio non ha sostenitori locali. Il sogno atteso da decenni di tornare nel calcio professionistico (l'ultima volta nella vecchia serie C2 risale alla stagione 1993-94) dovrebbe avverarsi fra otto giorni. Ma intanto c'è da pensare all'Orlandina. Feola ieri mattina ha diretto una seduta di allenamento allo stadio Esseneto. Non sarà sicuramente della gara lo squalificato Andrea De Rossi che è stato fermato per due giornate dal giudice sportivo perché avrebbe rivolto "espressioni gravemente offensive" all'indirizzo della terna arbitrale.
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