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Akragas, Laneri: «Ci aspettiamo una reazione»

La squadra ieri si è allenata regolarmente agli ordini dell’allenatore Vincenzo Feola che ha ritrovato anche Alessandro Bonaffini, che clinicamente sembra guarito

AGRIGENTO. "A Gioia Tauro abbiamo sottovalutato gli avversari, si tratta dell'errore più grosso che una squadra possa commettere. Nel calcio se ti approcci alla partita con questa premessa sai già che quasi sicuramente non la vinci". Il general manager Antonello Laneri continua a mantenere alta l'attenzione dopo la sfuriata del presidente dell'Akragas Silvio Alessi che non ha gradito il terzo pareggio consecutivo contro una squadra ampiamente alla portata dei biancoazzurri. "Domenica - aggiunge il dirigente - contro la Leonfortese ci aspettiamo una reazione vera da parte di tutti. Nel calcio non si vince con i nomi ma con le motivazioni e la voglia di arrivare davanti a tutti. Da questo momento in poi non guarderemo neppure quello che fanno gli altri. A noi - prosegue Laneri - non interessa se vince il Torrecuso o l'Agropoli o chiunque altra, dobbiamo pensare a raccogliere tre punti a partire da domenica prossima perché abbiamo perso tanto terreno e non ci possiamo più permettere passi falsi".

Le parole di Alessi, ribadite anche a freddo, giovedì pomeriggio, hanno il sapore dell'ultimatum. "La società ha investito tanto - conferma Laneri - ed è sacrosanto che adesso si aspetti risultati adeguati. Cosa è mancato nella trasferta con la Nuova Gioiese? Oltre ad avere sottovalutato gli avversari - risponde il general manager - a mio parere non abbiamo giocato da squadra. Forse abbiamo commesso l'errore di pensare che alla lunga avremmo vinto ma nel calcio non funziona così. Dei tre pareggi consecutivi è l'ultimo quello che ci ha fatto infuriare. Contro Rende e Agropoli a mio parere non siamo stati fortunati e c'è poco da recriminare ma a Gioia Tauro abbiamo fatto una partita da dimenticare. Che effetti avranno le critiche della dirigenza sulla squadra? Sarà il campo a dirlo, secondo me - aggiunge Laneri - avranno voglia di lottare non solo per rispondere alle critiche ma perché abbiamo capito tutti che sono stati commessi troppi errori e adesso è il momento di tornare a vincere, dare continuità ai risultati e non fermarsi più".

 

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