AGRIGENTO. La legge della capolista su un malcapitato Licata che al comunale di Raffadali le prende di santa ragione. A giudicare dal risultato sembrerebbe che la squadra gialloblu’ di mister Angelo Vecchio non sia “pervenuta” ma in realtà non è proprio così. Perché l’undici licatese ha tenuto in scacco per almeno mezzora i gialloverdi di mister Falsone.
Salvo poi cedere allo sconforto dopo la rete del vantaggio locale, con il figlio del mister, Tanio Falsone, che ha dato vigore alla squadra di casa costringendo all’assalto gli avversari.
La squadra ospite quindi ha dovuto “scoprirsi” fino a subire altre due reti e restare in 10 per l’espulsione di Francesco Incorvaia, per somma di ammonizioni. Il bis raffadalese al 19’ del secondo tempo ad opera di un ispirato Clemente, entrato in campo da 2 minuti in sostituzione di Angelo Ferrante. E poi il tris con Di Maria dopo la mezzora che chiude ogni speranza di recupero dei licatesi.
«Ancora una volta abbiamo dimostrato la nostra forza – commenta mister Falsone – un altro tassello verso la promozione in Eccellenza, che è il nostro traguardo».
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